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Avviso Urgente

A tutte le ragazze e a tutti i ragazzi che seguono il blog do un consiglio importante: in questi giorni né leggete i quotidiani né guardate la televisione. La somministrazione di orrore e degrado in dose massicce impedisce la creatività, frena la libertà, ammazza la crescità spontanea e libera.

Se potete leggete qualsiasi giornale online straniero, tutti ma tutti in questo momento rappresentano un’alternativa migliore.

Se non sapete le lingue straniere, leggete un libro, qualsiasi anche i fumetti vanno benissimo – e intanto mettetevi a studiare almeno l’inglese: con un’ora al giorno in meno di tv, 30 ore in un mese 360 in un anno, può essere che in due anni possiate andarvene qualche mese all’estero trovandovi prima un lavoretto.

Se non conoscete le lingue straniere, non vi va di leggere nè un libro nè un fumetto, va bene lo stesso: uscite, andate a camminare all’aperto possibilmente in campagna, montagna, mare e respirate, ossigenatevi e aprite i sensi, tutti.

Se anche questo vi è impossibile, non importa: camminate per le strade del vostro paese o città o villaggio, guardate la gente: vedete? Quel bambino chissà che cosa sta pensando. Quel vecchio avrà fatto la guerra? La signora con la sporta fuori dal panettiere pare una che ancora cucina tutto benissimo per la gioia dei nipoti. Quel tizio senegalese magari è laureato ed è qui perchè da lui non c’è lavoro. Tante cose accadono nelle strade, interessanti… e perdersi in fantasie sulle vite altrui e un gioco stimolante.

Potete stare solo …

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Le Ragazze Italiane

Si siedono vicine, arrivano a gruppi. Mai in prima fila, spesso distanti dal palco. Commentano sottovoce all’amica seduta accanto. Alcune prendono appunti, altre sorridono ad una mia battuta. Alla fine attendono timide di avvicinarsi, chiedono la firma sul libro, un consiglio per la tesina; mi allungano un bigliettino, mi consegnono la tesi. C’è  una costante nei dibattiti di presentazione del documentario e del libro in giro per l’Italia, da nord a sud: sono le tante giovanissime che arrivano ad ascoltare e talvolta, a commentare.

Ogni tanto, durante la presentazione, intercetto uno sguardo: non smetto di parlare e intanto sorrido a quello sguardo: è a lei che sto parlando.

Una 17enne a Firenze mi invita timida e piena di attesa al suo liceo, una poco più grande mi dice che mi aspetta alla sua associazione, altre due a Trento mi dicono sorridendo: “Noi la seguiamo sempre!”

E’ l’una di notte, torno ora da Bolzano, ieri ero a Trento, 2 giorni fa a Firenze, a Roma, a Piombino…sono stanca. Domani la sveglia è alle 6,45 come sempre.  Se non fosse per voi, meravigliose  belle gioiose,  partecipi, attente, forti ragazzine italiane, io questo progetto non lo porterei avanti. Che la maggior parte degli adulti non se lo merita. Non se lo meritano un progetto così bello, onesto e guadagnato sul campo, i tanti cinici e scettici che infestano l ‘Italia. Quelli che smontano i progetti belli perchè nella vita non credono più.  Quelli che mi ingabbiano senza sosta: e  se vado da Vendola …

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Un altro mondo è possibile?

Sabato sono stata a vedere cosa accadeva al convegno di Sinistra Ecologia e Libertà a Firenze. Molta energia, bel clima di partecipazione. Nichi Vendola mi ha chiesto di raccontare brevemente del ns progetto, non avevo preparato un discorso, ho raccontato semplicemente  di noi.

Ecco il video.…

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Femminismo

Come dissi una volta, non serve avere scritto Il Corpo delle Donne, girato un doc che ha dato avvio a un sano dibattito nel Paese. Basta che sbagli il tacco delle scarpe e ZAC! Sei una seduttrice che neanche al grande fratello se ne vedono di così maliarde. E’ difficile fare un blog educativo, che porti avanti un discorso nel tempo. Se scrivo il post Perché non sono stata femminista una ragione c‘è. Che è piu chiara se si trova il tempo di leggere tutto quello che ho scritto sinora sul tema. Magari una ragione c’è. Perché un po’ di fiducia a noi de Il Corpo delle Donne la dovreste dare, con tutto quello che stiamo facendo. Ma visto che così non è, visto che noi donne dobbiamo imparare a lavorare insieme e a non disperderci in critiche sterili, trovate qui di seguito uno, e sotto in home page altri, dei post scritti PRO FEMMINISMO. Erano a vostra disposizione nel blog. Mi scuso con tutte / tutti gli innumerevoli che ci seguono con attenzione  e affetto e sono costretti a rileggere cose vecchie. Buona lettura.

IL RISPETTO (4/12/2009)

Ero ieri alla presentazione del libro di Monica Lanfranco dal titolo “Letteralmente Femminista”. Monica è una ”femminista storica”, nel senso che da 30 anni si occupa di donne: www.mareaonline.it.

L’ho conosciuta da pochi mesi perché mi aveva invitata a tenere una presentazione de IL CORPO DELLE DONNE a Genova; il video “I am a Feminist” l’ho preso dal suo sito.

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Oggi a Roma

Oggi alle h 16 a Roma al Tempio di Adriano presento il mio libro con Nichi Vendola e altri esponenti della politica. Ci terrei ci foste perchè è un’occasione per verificare se la politica dei partiti ha orecchie per le cose che contano come la rappresentazione delle donne nei media e la formazione nelle scuole. Spero possiate esserci, per me è importante che voi siate con me. grazie…

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Il Signor Mario

In questi ultime settimane trovo faticosissimo scrivere e leggere il blog, mi pare un avvitamento su se stessi  spaventoso: il mondo crolla, l’Italia è sommersa di merda, e noi disquisiamo  per intere giornate su dettagli di pochissima importanza. Gli unici interventi maschili, a parte quelli di pochi miracolosi uomini sopravvissuti, sono provocatori in maniera sterile: cioè non generano nulla se non frustrazione. Come un accoppiamento che non giunge all’eiaculazione.  Ripeto le stesse cose da un anno e mezzo e sapete perchè? Perchè ho un obbiettivo educativo, perchè mi pare spaventoso cio’ che fanno alcuni blogger e giornalisti, buttano il loro pensiero enigmatico in bocca ai lettori senza assicurarsi che comprendano, senza capire se stanno innalzando il loro livello di consapevolezzza. Così ripeto; e mi sento male però quando l’ultima saccente arrivata  mi dice: “Lorella ohibo’ ma dovresti leggere le femministe!” Mi vengono in mente allora  i vecchi professori, ci fossero ancora!, che per una stronzata così ti facevano scrivere 1000 volte: “prima di parlare devo pensare a cio’ che voglio dire”. Tutti hanno diritto di parlare, basta vedere la tv e a chi invitano; quindi  chi legge un blog si sente in diritto di vomitare  le sue 4 idee addosso agli altri. Ogni tanto  tento di alleggerire il discorso, ironizzo sulla Kidman, e tutte a dire: ” ma la kidman no! no! poverina! ma ce l’hai con lei?!”  Ma state scherzando? Ma vi divertite a stare tutto il giorno a parlare di queste cazzate? Chi se ne frega della kidman. …

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Perchè non sono stata Femminista

Come ho avuto più volte modo di ricordare qui, non ho fatto parte del movimento femminista. Un po’ perché nel ’68 ero piccola, un po’ perché successivamente ho fatto altro. Però in questi ultimi anni mi sono spesso chiesta, cercando di tornare indietro con la memoria, quale fosse  stata la ragione del mio disinteresse. Certo che la ragione principale per me è stata che io con l’orgoglio del mio essere donna e femmina ci sono nata, mai avuto bisogno di ricordarmelo o farmelo ricordare. Proprio un sentimento forte che unisce consapevolezza di sé, autostima, nessun complesso di inferiorità verso il maschio (mi sono sempre soffocata dal ridere pensando a quel gran bluff dell’invidia del pene…).

E con tenerezza mi sono ricordata dei miei primi giorni nella grande multinazionale dove entrai al termine del  master in economia : unica donna, giovane  carina . La scelta delle miei colleghe in altre realtà  aziendali era univoca: bisognava far dimenticare che si era donne, pena l’essere considerate inferiori. Insomma il contrario di ciò che accade oggi dove il corpo viene usato per far carriera. Ricordo la mia amica Giulia, bellissima, che si camuffava da brutta tanto che chi la conosceva in ufficio e poi la incontrava casualmente ad una festa, non la riconosceva.

Io lottavo per essere me stessa, facendo piu’ fatica nel farmi accettare, ma non rinunciando a esprimermi spontaneamente. Tenevo i capelli lunghissimi a cui tenevo molto, portavo la gonna e non ho mai rinunciato ai tacchi. La prima volta che entrai …

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