Da oggi ospitiamo un nuovo corrispondente: Amedeo dalla Siberia. Amedeo legge il blog da anni e mi è sembrato utile “utilizzarlo” come corrispondente.

Scelgo di pubblicare la sua lettera oggi, giorno di risultati elettorali, per significare che la vita deve andare avanti. In particolare quella dei e delle ventenni. Quindi AMEDEO benvenuto! E insisto nel consigliare di andare all’estero per apprendere, per capire, per verificare come si vive in altri Paesi. E poi tornare più forti.

Come iniziare un resoconto dalla Siberia? Per ogni microracconto sarebbero necessarie precisazioni, spiegazioni, contestualizzazioni a non finire. La Russia è un paese molto complesso, non ci sono paradigmi pronti per capirlo, le categorie saltano di continuo, e anche quando restano sono spesso puri stereotipi da cui è ormai tempo di muovere oltre. La Siberia lo è ancora di più, se possibile.

Per questo, ho deciso che almeno i primi racconti – ma qualcosa mi dice che continuerò con questo metodo – saranno pillole. E poi, su: quanto risultano pretenziosi i tentativi di far conoscere un luogo o una persona a 360 gradi? E quanto spesso falliscono? Preferisco dare a tutti/e voi la possibilità di seguire il mio percorso in Siberia, la mia Siberia. Prestarvi gli occhi per vedere qualcosa che ancora vi è sconosciuto.

 Prima di tutto: perché mai sono in Siberia, vi chiederete?

Sono un patito della lingua russa, fin dall’infanzia, e ora finalmente sto per laurearmi in lingua e letteratura russa alla magistrale. Io ed una mia collega siamo riusciti …

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