Posts tagged "mafia"
Peppino, grande amore

Peppino, grande amore

Cosa vi devo dire? Ogni anno il 9 maggio mi prende un groppo alla gola. 36 anni fa Peppino Impastato veniva ammazzato: aveva 30 anni vissuti pericolosamente e “alla grande”. Peppino incarna tutto ciò che avrei voluto essere e al contempo ciò che ammiro in un essere umano e che mi fa innamorare di un uomo. Coraggiosamente consapevole del potere delle persone, si è giocato la vita sapendo che poteva perderla, per affermare il nostro diritto alla libertà e alla dignità fuori da ogni sudditanza. Dalla parete di fronte alla scrivania Peppino mi sorride da molti anni, quell’aria che pareva non prendere nulla sul serio che nascondeva un impegno dritto fino alla morte. Avrei voluto essere così. Quella dedizione all’ideale, unico senso per le nostre vite, mi ha accarezzata, sfiorata, l’ho fatta in parte mia. Ma poi la vita ha preso altre strade, un figlio, una figlia, responsabilità che fanno scegliere. E allora oggi mi ritaglio 1 ora di silenzio e penso a quella coppia da togliere il fiato che sono stati Peppino e Felicia Bortolotta, la sua eroica mamma che se volete, potete vedere qui. Persone co aiutano a dare senso alle nostre vite.…

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Per non morire di mafia

Per non morire di mafia

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Essendo Stato

Essendo Stato

Si dice che un attimo prima di morire la vita intera ci scorra davanti in un secondo, che il tempo si dilati a dismisura, permettendoci, in un certo senso, di prolungare la durata della nostra esistenza. Forse succede davvero. E’ del tutto plausibile che il nostro cervello, presagendo la fine imminente, rallenti la nostra percezione del tempo pur di regalarci, in un estremo e disperato sussulto di autoconservazione, l’ultima occasione per riflettere, ricordare, rievocare. Per dare addio al mondo. Ed è il minuto prima che la  sua vita si interrompa, che viene raccontato dallo splendido lavoro teatrale di Ruggero Cappuccio “Essendo Stato” Dove il monologo del Magistrato si alterna all’apparizione di alcune presenze femminili che parlano un siciliano arcaico: un coro da tragedia greca, i cui interventi accentuano l’atmosfera onirica della pièce e sembrano suggerire che la morte è una fine che coincide con l’inizio: un ritorno al materno. Il loro lamento incarna sia quello delle donne vicine a Borsellino (la madre, la moglie, le figlie) sia quello di tutta una terra, la Sicilia, ferita dalla perdita di un eroe. All’eroismo del giudice corrisponde la dignità (che riecheggia quella di Antigone) di chi dovrà piangere il proprio caro senza un corpo da poter seppellire.

Vidi a teatro anni fa il lavoro di Cappuccio e mai come allora compresi che solo l’Arte può rendere la tragedia dei fatti che hanno funestato il nostro Paese negli ultimi decenni. Non so se “Essendo Stato” venga rappresentato in questi giorni. Lo spero. Lo ritengo …

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23 maggio 1992

23 maggio 1992

Capaci, 23 maggio 1992

“La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione.

Quello che Giovanni Falcone disse del fenomeno mafioso, non potrebbe forse essere ripetuto interamente per riferirsi a quanto abbiamo visssuto negli ultimi trent’anni? Non è un sistema di connivenze, privilegi per pochi, ricatti miserimmi che consente un sistema monopolistico dell’informazione che è un insulto alla libertà dei cittadini e non ha eguali nel resto d’Europa? Inutile piangere oggi Falcone se la nostra vita non diventa la sua battaglia che prosegue. Tutte le commemorazioni sono solo vuotissima retorica se non ci impegniamo, ognuna/o come potrà, a migliorare il mondo.

Tutte le volte che mi trovo nell’amatissima Sicilia e passo per Palermo e sull’autostrada dopo pochi km incontro Capaci, fuori da ogni retorica, mi emoziono ancora moltissimo per quello che Giovanni Falcone ci ha lasciato in dono. La sua foto, insieme a quella di Borsellino e di Peppino Impastato, sta di fronte a me sempre, mentre scrivo. E penso a questa regione di contrasti, che spesso viene collegata alla miseria mafiosa, e che è anche …

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Tocca a Noi occuparci di Loro

Tocca a Noi occuparci di Loro

Audio brindisi – Tocca a Noi occuparci di Loro by Ilcorpodelledonne

Aggiungo qs due righe stamane lunedi 21 maggio: attenzione a ciò che verrà detto in qs giorni, vigiliamo e spieghiamo ai ragazzi e alle ragazze. L’On Cicchitto imputa questi episodi di violenza all’antipolitica. NO. La responsabilità del disastro attuale è di una politica corrotta miserabile ed inetta. Su qs terreno si è sviluppata l’antipolitica. Ascoltiamo e da subito opponiamoci. Non lasciate passare queste menzogne che per orecchie inesperte possano apparire vere. Spiegate punto per punto.

Ci riguarda. Quello che è accaduto nella scuola di Brindisi ci riguarda tutte e tutti. Ci riguarda come donne. Se c’era ancora un dubbio che questa sistema fosse fallito, con oggi abbiamo la certezza che non c’è più nulla da salvare di un mondo schifoso attaccato al denaro come un serpente velenoso e viscido e che per questo denaro si è venduto secoli di fatica di galantuomini che in uno Stato Nobile ci avevano creduto.

Non sappiamo se si tratta di un agguato mafioso: sono abbastanza adulta per ricordarmi di Piazza Fontana, della strage di Bologna, di Brescia, Di Falcone e Borsellino e per ricordare che molti sono stati i depistaggi: un povero anarchico accusato per anni ingiustamente e i servizi segreti protetti per decenni.  Posso dire con assoluta certezza che è la mancanza di verità che ci ha condotto qui. Non sapere a distanza di anni, di decenni, chi ha contribuito a fragilizzare il Paese sino  a renderlo terreno per avvoltoi, ha contribuito …

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Sito del Coraggio

AddioPizzo è un sito prezioso: qui trovate l’elenco dei negozi e delle attività che non pagano il pizzo in Sicilia. Gente coraggiosa che cambia il mondo. Cliccate, leggete, esprimiamo solidarietà. Diffondiamo e linkiamo, anche all’estero.…

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