Posts tagged "giovani"
Mi Annoio. Dunque Sparo

Mi Annoio. Dunque Sparo

Quando i giornalisti italiani e stranieri, durante il periodo storico denominato “bunga-bunga”, si appostavano fuori dalle nostre scuole medie superiori per chiedere alle studentesse cosa volessero fare da grandi sperando che rispondessero ” le veline”, a me veniva da vomitare. È stato quello il periodo in cui ho capito che la mia generazione, gli adulti e adulte italiane, aveva tradito il patto generazionale. In un delirio di onnipotenza abbiamo creduto di essere amortali, che significa semplicemente rimuovere l’idea di morte dalle nostre vite, concetto così diverso e ben più meschino di quello di immortalità che ci impegnerebbe invece in azioni utili alle generazioni a venire. Qui in Australia dove mi trovo per un tour di lezioni nelle università, le prime pagine sono tutte per l’omicidio del 22enne australiano Christopher Lane, ucciso negli USA mentre faceva jogging da tre adolescenti subito catturati che hanno confessato che il movente non c’ è, semplicemente ” ci annoiavamo”. Nessuna elaborazione da parte della stampa statunitense; i ragazzi verranno duramente puniti con la galera, tuona il Pubblico Ministero mentre la stampa riporta con disagio come uno dei tre ragazzini, tutti tra i 15e 17 anni, guardando la scena del delitto in tv prima di essere catturato, si fosse persino messo a ballare e a danzare ” come non si rendesse conto della differenza tra realtà e finzione”. Già. Da 4 anni andiamo nelle scuole con un progetto di educazione all’immagine.E non c’è bisogno di essere Media Educator per sapere che le immagini, della tv,di internet …

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Amore Incontenibile

Amore Incontenibile

Adrenalina a mille, impossibile scaricarla scrivendo. Ascolto i Foo Fighters come consigliato da Enrica, giovane lettrice che di musica se ne intende 🙂

Mattina indimenitcabile: ITIS GALVANI di Milano. 200 tra ragazzi e ragazze, presenza maschile più numerosa. Chi ha detto che gli ITIS sono scuole di serie B? Uno dei dibattiti più interessanti mai avuto in tre anni. Melissa, Ahmed, Michael, Dario, Davide, Diego, Maria e scusate se non vi/ li nomino tutti e tutte. CE LA FARETE. CE LA FARANNO.

Scommetto tutto quello che ho che questa generazione, quella che va dai 14 ai 20, i millenials ce la farà. Ci metto la faccia. Sono aperti, tosti, capaci di critica, attente, occhi spalancati. Mizzica che mattinata! Prometto che passo il week end con i MITICI VOLONTARI/E a montare un video di 3 minuti così vedete di cosa mi drogo da tre anni. La vita è in queste scuole, spesso periferiche, con un grado di energia a 1000.

Come dico sempre IL WEB PER INFORMARE ma poi bisogna alzare il culo e INCONTRARE LE PERSONE. “La strage degli Innocenti” è il titolo di un libro del sociologo Ferrarotti sui giovani trentenni che noi stiamo massacrando impedendogli la vita. Che non accada con questa generazione di ragazzini/e. Voi adulte/i che leggete, ripetete con me. NOT IN OUR NAME! Questi ragazzini/e non li consegneremo nella fogna putrida che la nostra generazione ha creato.

Dai, alzatevi e ditelo. NOT IN OUR NAME!

Nei post passano parole, propositi, intenzione. Può passare AMORE? Tutto …

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Non Si Può Leggere Articoli Così e Starsene con il Culo sul Divano

Non Si Può Leggere Articoli Così e Starsene con il Culo sul Divano

Da anni denunciamo che non si può continuare a scrivere articoli così e noi a leggere articoli così. Non si può. Non è possibile.
Quasi il 60% dei giovani tra 18 e 24 anni, seguiti a poca distanza dai 25-34enni, si dice disposta, oggi, ad intraprendere un progetto di vita all’estero: e’ quanto emerge da un sondaggio contenuto nel Rapporto Italia 2012, appena pubblicato dall’Eurispes.Piu’ precisamente, il 59,8% dei giovani (18-34 anni) si dichiara disponibile a lasciare il Paese, così pure 57,1% tra i 25-34enni. Il dato scende al di sotto del 50% tra i 35-44enni (45,2%) per poi calare in maniera più decisa tra i 45-64enni (35%) e ancor tra gli over65 (20,5%). Sulle motivazioni alla base di un ipotetico trasferimento all’estero, non ci sono dubbi: a prevalere nettamente sono le maggiori opportunità lavorative (22,9%), seguite a molta distanza dalle opportunità più genericamente intese (14,1%) e dal minore costo della vita (11,8%). Qui l’articolo completo.

Cosa deve accaderci per trovare la forza di reagire? Ragazzi e ragazze non hanno più speranza sulle sorti del Paese dove vivono: l’estero non per scelta ma come obbligo. Lo leggiamo ogni giorno. Ecco l’effetto dell’eccesso di informazioni: nulla ci muove più, niente ci fa scattare in piedi, correre, protestare, REAGIRE. Credo che lo scopo del giornalismo non debba più essere dare le notizie, ma innalzare il livello di consapevolezza. A cosa ci serve sentrie ribadite ogni giorno queste notizie? Nelle scuole si sente palpabile la disillusione: QUESTA E’ EMERGENZA più di qualsiasi manovra

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Gloria Chiede, Noi ci Siamo?

Gloria Chiede, Noi ci Siamo?

Leggete qui sotto. Leggete per favore. Ricevo mail così  a decine tutti i giorni. Questa la pubblico perchè grida l’urgenza ma in più è progettuale, brava Gloria. Noi donne siamo brave ad attivarci quando ci sentiamo indispensabili a salvare il mondo, in tempo di guerra è stato così, con le partigiane e non solo. Forse uno dei motivi per cui non riusciamo ad essere decisive in questo momento, a non essere assertive fino in fondo ed ottenere quanto ci meritiamo è che la meta è vaga: viene chiesto più potere, più visibilità, in pratica cosa vogliamo? Qui, e lo scrivo nel post di ieri e di oggi e in futuro, ci chiamano a fare il nostro dovere: occuparci del mondo. Per troppo tempo abbiamo abdicato al nostro ruolo, che è prenderci cura in senso ampio. Qui c’è da fare, leggete anche i commenti al post su FB. Si può lasciare dire a Gloria: “Loro sono il vero futuro, non io”? Possiamo? 

Gentile Lorella, parlo direttamente a lei anche se non so chi leggerà. Sono una ragazza di 23 anni, al primo anno del corso di laurea magistrale in Semiotica. Da tempo desideravo scriverle per chiederle un consiglio, mi sono convinta ora dopo aver letto il post “Andare Avanti”. Da qualche tempo ho capito ormai che quello che desidero veramente fare nella vita è insegnare, fare formazione nelle scuole superiori. La strada che ho intrapreso non è delle più consone, ma è anche vero che l’educazione di cui mi vorrei occupare

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