Come mai non ho fatto parte di un movimento femminista quando avevo 20 anni? Come mai non ho amici tra l’intellighenzia che si conosce tutta qua a Milano da quando erano bambini e che ancora sospira: “ti ricordi al Carducci? (noto liceo classico) e ti ricordi al Manzoni?” Come mai, mi chiedo cercando la risposta nella mia mente forse appannata, visto che da 2 anni non riesco ad andare alle basi di questa scarsa apparteneneza al Paese: ci abito ma di certe community non ne faccio parte. Ci pensavo anche ieri mentre discorrevo con la mia amica Kristin che sto aiutando ad organizzare la 13esima conferenza di www.winconference.net e  consideravamo di invitare Vandana Shiva, che oggi contatterò. Ci riflettevo più tardi mentre declinavo a malincuore (in quei giorni accompagno mia figlia ai campionati nazionali di ginnastica acrobatica :-)) l’invito a presentare il nuovo libro di Eve Ensler al Salone del Libro di Torino. Ho continuato ad indagare le ragioni anche di notte, subito dopo avere lasciato sul comodino l’avvincente romanzo di Joseph O’Connor Ghostlight, fratello di Sinéad e ugualmente dotato. Ci rimuginavo stamattina mentre spulciavo le notizie dall’Huffington Post a cui do un’occhiata tutte le mattine insieme al  sito di BBC online. Chissà perchè di certe cose italiche so così poco, continuavo a ripetermi mentre rispondevo all’invito per andare a Marsiglia il 17 maggio all’incontro  organizzato dall’European Institute for Gender Equality.

Poi un ricordo ha squarciato la mia mente: eccomi …

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