Posts tagged "brasile"
Lettera da.. Rio de Janeiro (3)

Lettera da.. Rio de Janeiro (3)

Carol De Assis ci racconta della violenza di genere vista dal Brasile.

Care tutte e cari tutti, ho una carissima, amatissima amica, di quel tipo di persona che ispira ammirazione e che mi rende molto lusingata della reciprocità dei nostri sentimenti. Una donna bella, intelligente, interessante e cosciente del suo valore – che non è poco. Questa mia amica, quando ci siamo conosciute, aveva un ragazzo. Aveva 21 anni e loro eravano insieme già da due anni, e col tempo e con la prossimità ho visto quanto era un uomo carino, intelligente e interessante anche lui, ed ero felice di vederli insieme, due belle persone e che mi piacevano tanto. Ecco che dopo qualche mese di amicizia, lei ha iniziato a lamentarsi di lui con me. “È molto geloso”, mi diceva. “Litighiamo tutto il tempo, se la prende con qualsiasi uomo con chi io parli, e mi rompe le scatole ogni volta.” A me è sembrato strano che quell’uomo sempre sorridente, sempre di buon umore, con un animo così leggero, fosse dato a una gelosia patologica, come me lo diceva la mia amica. Provavo a darle dei consigli: “magari se provi a fargli vedere come ti fa male e come non c’è niente di cui essere geloso…” “Certo, ci provo, devo avere pazienza…” Col tempo ci siamo avvicinate sempre di più, e mentre la sua fiducia in me cresceva, le storie diventavano sempre più pesanti: “Si arrabbia sempre… Ha un animo violento… A volte, mentre litighiamo, sferra dei pugni sul

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Lettera da.. Rio De Janeiro (2)

Lettera da.. Rio De Janeiro (2)

Ecco la seconda corrispondenza di Carol De Assis, in cui ci racconta di politica, donne e informazione in Brasile.

Care tutte e cari tutti, nella mia prima lettera ho parlato un po’ di me e della mia ricerca sulle donne in politica in Brasile e la loro rappresentazione nei media. Vi voglio parlare ancora un po’ della mia passione su questo argomento e di come se la cavano le nostre sindache, deputate, ministre e presidenta.

Inizio proprio da queste parole: sindaca, deputata, ministra, presidenta. Sono queste le parole che mi hanno portata qui. Una volta Lorella ha chiesto cosa serviva perché in Italia queste parole non facessero più ridere. Nella sua ultima lettera (stupenda!), Livia, da Berlino, ha parlato del peso delle parole, in italiano e in tedesco. Qui in Brasile, sin dal primo gennaio del 2011 abbiamo una presidenta. Non presidente, come ci siamo abituati a dire in portoghese, ma presidentA – se la lettera A è quella usata nella nostra lingua per segnalare il femminile, io la voglio usare per segnalare la mia identità di donna, ha ragionato Dilma Rousseff. Lei si è sempre presentata come la futura presidenta del Brasile. La parola è diventata una vera e propria rissa tra i suoi sostenitori/e e i suoi oppositori/e, ed è pure un modo di sapere se uno/a simpatizza o meno con la Rousseff: basta osservare se si riferisce a lei come ‘presidenta’ o ‘presidente’. Come femminista e professionista della comunicazione, ho sempre fatto molta attenzione al modo in

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Lettera da... Rio de Janeiro

Lettera da… Rio de Janeiro

Dal Brasile una nostra lettrice che ha studiato in Italia e che ci offre un punto di vista diverso, lo sguardo di una giovane donna straniera. Grazie Carol!

Care amiche e cari amici, mi chiamo Carol de Assis, ho 24 anni e sono brasiliana. Vi saluto da Rio de Janeiro, questa città magnifica e spaventosa, dove vivo già da sette anni. Sono nata e cresciuta in un paesino di tre mila abitanti a Minas Gerais – lo stato più bello e dove si mangia meglio in Brasile,  fidatevi! Mia madre, nata e cresciuta a Rio, si è trasferita a Minas a causa del suo lavoro. Potete immaginare una donna forte e indipendente, che se la cavava da sola ai vent’anni e che esce da una città come Rio per trasferirsi ad un paesino di campagna ai confini del Brasile nel 1980? Lei allora girava in motocicletta ed era una delle poche donne che lavoravano fuori casa; dieci anni dopo, si è divorziata da mio padre, giacché era una delle poche donne nel paese che non vedevono il matrimonio come un ergastolo.

Vi ho raccontato un po’ di mia madre perché la sua storia e la sua personalità sono fondamentali per capire chi sono e di che sono fatta. Siamo cresciute, mia sorella più piccola ed io, in una comunità cattolica, tradizionale, conservatrice, mentre a casa avevamo un modello che non apparteneva a quel posto e che ci spingeva sempre ad andare oltre, oltre ciò che ci dicevano di essere il

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Una Donna Presidente per il Brasile

Questo è il sito di Dilma Rousseff, prima Presidente donna del Brasile. 63 anni, figlia di un emigrante bulgaro, non entra nella taglia 40. Però: competentissima, miitante, coraggiosissima, ha fatto opposizione per tutta la vita. Il Brasile evidentemente, anzichè rottamare, valorizza le competenze. Fuori da gabbie e stereotipi. Il sito è in portoghese e in inglese. Consiglio con tutto il cuore a chi mi scrive che spesso inseirisco siti e blog stranieri che non tutti sono in grado di capire, di iscriversi urgenetmente ad un corso di inglese. In un Paese come l’Italia dove l’informazione è monopolizzata e i giornalisti raramente fanno il loro mestiere, diventa vitale conoscere l’inglese per guardare fuori dai nostri ristretti confini. Come ho scirtto mel mio libro, anche 1 ora di tv o di internet in meno al giorno, fanno 360 ore in un anno: un tempo sufficiente ad imparare una lingua che allarga i nostri confini.…

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O CORPO DAS MULHERES

A partir de hoje, O CORPO DAS MULHERES está online no nosso site na versão em português, que vai se juntar à versão em inglês.

Pedro Paulo Pinto de Araujo é um editor brasileiro, que gostou muito do nosso trabalho e se ofereceu para traduzir todo o documentário, que a partir de hoje os homens e mulheres brasileiros (e de outros países de língua portuguesa) poderão assistir e refletir. Pedro também se ofereceu para divulgar o documentário nos festivais no Brasil.

 

 

IL CORPO DELLE DONNE : ECCO LA VERSIONE IN PORTOGHESE! 

IL CORPO DELLE  DONNE è online sul nostro sito nella versione portoghese (sidebar a destra), che va ad aggiungersi alla versione inglese.

Pedro Paulo Pinto de Araujo è un regista brasiliano che si è molto appassionato al nostro lavoro e che si è offerto di tradurre tutto il documentario. Da oggi anche gli uomini e le donne brasiliani e di altri  Paesi di lingua portoghese potranno vedere IL CORPO DELLE DONNE. Pedro si è anche offerto di presentare il documentario nei festival brasiliani.

 

E’ importante raccontare la generosità con cui il nostro documentario è stato accolto: Serena Povia vive in Gran Bretagna e ha curato da subito la versione inglese, oggi Pedro Paulo Pinto de Araujo si aggiunge con la traduzione in portoghese,  prossimamente arriverà la traduzione  spagnola curata da Chiara Bagnoli e in settembre avremo la versione francese. Tutti i nostri traduttori  contribuiscono ad innalzare il livello di consapevolezza sull’uso    improprio che la televisione italiana fa del corpo …

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Chirurgia e Politica

Brasile. La ex rivoluzionaria è molto vicina al capo dello Stato La vice di Lula si ritocca per diventare presidente Dilma Rousseff è ricorsa a un chirurgo per cambiare il look e risalire nei sondaggi

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