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"Ferme un giro!": presentiamo "Un Altro Genere di Comunicazione"

“Ferme un giro!”: presentiamo “Un Altro Genere di Comunicazione”

Venerdì 31 gennaio 2014, a Cascina (Pi), nel grande Teatro regionale della cittadina, si svolgerà l’evento teatrale “Fermi un giro!”: contenitore sperimentale in cui artisti e personaggi celebri si fermano metaforicamente “un giro” per lasciare spazio a giovani talenti e nuove formazioni.

L’edizione di quest’anno sarà largamente al femminile e parteciperemo anche noi di Un Altro Genere di Comunicazione.

Lo scorso autunno, a Milano,  ad un incontro a Palazzo Marino, Lorella Zanardo , ci accennò la sua intenzione di invitarci a questo evento, che vede lei tra le donne note e che, dal palco, si “fermerà un giro”.

“Mi fermo un giro, e lo faccio con convinzione. Quando Donatella Diamanti mi ha dato la possibilità  di cedere  il palco a una giovane donna che stimo, ho pensato al collettivo unaltrogeneredicomunicazione, un gruppo di giovani donne che da anni agisce la cittadinanza attiva con costanza e dedizione. In un Paese al 71esimo posto del gender gap, educare è lo strumento di cambiamento più efficace per migliorare la vita delle donne, e di quelle giovani in particolare. Spiegare con cognizione e capacità divulgativa perché è importante denunciare la violenza, come possiamo difenderci dalla pubblicità sessista, insegnare a leggere le immagini offensive, spiegare alle giovanissime che occuparsi dei propri diritti si può: un lavoro immenso che le ragazze di questo collettivo offrono con generosità. Attiviste anonime, le ho spesso definite. A differenza di quanto oggi ci insegna la cattiva politica, non cercano una ribalta per i loro ego: offrono alla società

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Free Pussy Riot e altre azioni: Lettera da.. Berlino (4)

Free Pussy Riot e altre azioni: Lettera da.. Berlino (4)

Pillole da Berlino e pensieri sparsi annessi.

– Dopo il comunicato stampa che trovate qui e una serie di email scambiate nella mailinglist dei bolg femministi è stato fondato un gruppo facebook che trovate qui. Il gruppo è aperto a tutt*. L’idea iniziale era quella di tradurre in più lingue uno o più comunicati stampa o post di diversi blog per divulgarli a livello europeo (autorità, media, enti, associazioni, gruppi, centri). Ci piacerebbe creare una rete in diversi Paesi europei con coloro che si occupano, vorrebbero occuparsi di o informarsi sulla violenza perpetrata a donne. All´attivo siamo- a Berlino- circa sette persone, per ora tutte italiane. Dopo un primo incontro svoltosi martedì , procederemo con l´organizzazione di azioni di diverso genere (informative o meno) in cui coinvolgere giuristi e giuriste tedesche-i e italiani-e per parlare dell´attuale situazione europea. Il nostro primo intento è quello di capire. Il secondo è di coordinarci con chi, nel Paese che ci accoglie, si occupa di questi temi e cercare una via interculturale per poter alzare il grado di consapevolezza, creare delle cooperazioni e avviare dei progetti comuni volti a sensibilizzare soprattutto i più giovani e le più giovani. Gli italiani e le italiane a Berlino sono tantissim*.

-L´11 maggio del 2012 alle ore 16, mentre io mi facevo trapanare per la seconda volta il settimo superiore di sinistra da un simpatico dentista d’origine polacca e dalla sua assistente tedesca fan del Lago di Garda e del tipico “maschio” italiano, tutto pelo, gel e …

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