MARINA FRERI, la nostra corrispondente dall’Australia, ci racconta di come l’aborto vienelì  vissuto. E’ importante ragazze che leggete, sapere cosa accade fuori dall’Italia. E’ importante per aprire la mente ed essere cittadien del mondo. Buona lettura:

Anno nuovo, problemi del secolo scorso.Cory Bernardi, senatore liberale dello stato del South Australia, ha di recente pubblicato un libro dal titolo che ha lo stesso sapore d’avanguardia delle idee che il volume promette di sviluppare: “La rivoluzione conservatrice”. Boom!La pubblicazione  ha ricevuto oltre 500 recensioni non sollecitate su Amazon, di cui le prime 100 in un solo giorno. E potete dare un’occhiata qui: http://www.amazon.com/THE-CONSERVATIVE-REVOLUTION-Cory-Bernardi/dp/1922168963

 Uno degli argomenti più controversi affrontati da Bernardi è quello dell’aborto. L’autore, che già fu noto per aver definito “bestiality” l’omosessualità, sostiene che oggi alcune donne australiane ricorrano all’aborto in maniera spropositata e se ne servano come fosse un metodo contraccettivo “abominevole”.

 Occorre subito una precisazione. Ricordiamo che – salvo per una residente di Nazareth vissuta circa 2mila anni fa – le donne mortali, la cui assunzione in cielo non sia prevista e per cui, spesso, anche quella terrena diventa problematica, devono avere rapporti non platonici con un uomo per giungere al concepimento di un bambino.

Secondo, i dati riportati da Bernardi, per cui gli aborti condotti nelle cliniche e negli ospedali d’Australia sarebbero tra gli 80 e i 100mila l’anno, non sono confermati da nessun ente di ricerca. “Bisogna rinsavire e tornare alla ragione,” dice il Senatore secondo cui le donne favorevoli alla libertà di scelta (pro choice) siano in realtà pro death, pro morte.

 Un altro argomento toccato da Bernardi è quello della necessità di proteggere la famiglia nucleare tradizionale dal rischio che le vengano equiparate unioni non convenzionali: coppie di fatto con figli, genitori single, coppie gay con bambini e famiglie allargate. Secondo l’autore i bambini cresciuti in ambienti familiari non tradizionali sarebbero più inclini a delinquere una volta diventati adulti.

Il primo ministro liberale Tony Abbott si è subito dissociato dalle opinioni di Bernardi, affermando che si tratta d’idee personali dell’autore che non riflettono la posizione del governo.

“L’aborto non è mai una decisione frivola per la donna e la posizione di Bernardi manca di pietà cristiana,” ha commentato la senatrice Sue Boyce che con Bernardi condivide l’appartenenza allo schieramento politico liberale. “Eimmorale pontificare sull’aborto senza chiedersi quali siano le ragioni che portano una donna ad abortire.”

Il leader dell’opposizione Bill Shorten, che vive in una famiglia allargata e ha per moglie la figlia della Governor General d’Australia, si è detto offeso dai commenti di Bernardi secondo cui unioni come la sua sarebbero “inferiori” a quella tradizionale.

E mentre era normale che un libro come quello di Bernardi scatenasse un dibattito acceso nel mondo politico, nella società civile alcune donne australiane hanno reagito con un prank: una serie di scherzi telefonici all’ufficio del senatore, in cui dichiarano che essendo donne non possono prendere decisioni autonomamente e chiedono dunque a Bernardi che caffè ordinare la mattina o se sia meglio usare l’assorbente o il Tampax: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=629160853798329&set=a.419017344812682.83661.418382174876199&type=1&theater

 

Risponderà? Forse nel prossimo libro.

 

 

Immagine: fumetto di Mike Fitzsimon – http://mike.brisgeek.com/