Life is beautiful.
Leggete e penserete:”certo lei a Sydney, qui in Italia è il disastro”.
No, non sto godendo come potrei di questo bellissimo PAese. Il mio progetto di offrire alle ragazze e ai ragazzi italiani le stesse opportunità che hanno all’estero, mi divora; in pratica non penso ad altro.
Qui incotnro tanta gente tutti i giorni, sempre più sono convinta che AGIRE sia fondamentale.
Allora pensieri sparsi:
Incontro Marina Freri, che è da 5 anni qui, lavora alla radio, vive a Bondi Beach. Marina si fa un mazzo tanto e mi rivedo quando avevo la sua età e vivevo in Germania. Lei è più coraggiosa perchè lotta contro la solitudine che talvolta ti annienta, ma i suoi amici e la famiglia sono a 20 ore e molti euro di distanza. Diventare persone consapevoli e centrate significa anche farcela da sole, o da soli.

Durante la mia lezione alla Sydney University of Technology oggi pomeriggio, entra una signora, si siede e ascolta attenta. Io parlo, mostro, racconto, di come le ragazze e anche i ragazzi italiani usino l’attivismo in rete come strumento di protesta con grandissimi risultati. La signora prende appunti, io non so chi sia.
Mostro le pubblcità italiane, spiego come le denunciamo allo IAP, e di come abbia visto che anche qui in Australia gli stereotipi agiscano nell’ingabbiare le donne. La signora annuisce.
Il dibatitto termina, lei si alza, viene, io penso voglia presentarsi. Mi abbraccia. E’ Jenna Price, una delle creatrici di DESTROY THE JOINT. Uauhh!!

Durante un dibatitto un ragazzo interviene, ha una comprensione profonda di ciò che spiego, Chiede se basterà l’analisi a contrastare il dominio dei media, o bisognerà passare ad altre tipi di azioni, più decise. Scopro che si chiama Gaetano, studia a Melbourne: spiego all’audience che molti giovani italiani sono come Gaetano ed è questo che mi da la forza di andare avanti. Gaetano è il futuro.
Le prof qui mi hanno fatta sentire voluta. Accolta. Caspita, scalda il cuore.
Incontro Diana ad un dibattito. E’ madrelingua inglese, vive in Italia perchè insegna inglese. E’ felicisisma di consocerci, ci segue da tempo dice. La invito ad unirsi con noi per un pasto leggero, lei è grata. Alla fine mi alzo di corsa per chiedere il conto, sono in ritardo: ma Diana è stata più veloce di me e ci ha offerto il pranzo: “perchè sono grata del lavoro che fate”. Uauh, che botta di emozione.

Mentre vi scrivo ascolto Leonard Cohen: “First we take Manhattan, then Berlin..”
Come dice il grande AI WEI WEI, importante è agire. Tutto il resto è relativo.
Vi abbraccio forte, a voi ragazze e ragazzi specialmente. Forte.