Niente da fare. Sarà che non ho le caratteristiche giuste (ci vorrà un davanzale più fornito del mio come nella locandina?)
Se non sei Presidentessa di un associazione o almeno hai un associazioncina – basta quella delle amiche della polenta meglio se del burraco che va forte – non puoi firmare gli appelli della sinistra comme il faut.

Ho spiegato che non sono Presidentessa, come invece le molte che firmano qui sotto, ma insomma, ho fatto un video da 5 milioni di persone, 2 libri, blog e fb da 40mila persone. Ogni ns post viene talvolta letto da quasi 30 mila persone tutto sommato. Niente. Presidentessa di associazione se no non vale. O meglio non vali. E di conseguenza non trovate il mio nome tra le firmatarie dell’appello anche se poi mi chiedono di diffonderlo. Strano no?
E non è la prima volta. Io diffondo tutto ma spesso non mi chiedono di firmare perchè sono considerata “persona singola”. Ma come persona singola? raggiungo migliaia di persone. Niente.
Scusate ora devo correre da un amico notaio che, nononstante la neve, apre lo studio per me. Per fare in fretta ho chiesto a mia zia Adalgisa 92anni e a mio zio Carmelo 89 di entrare con me nell’associazione.
Ho detto loro di coprirsi bene che fa freddo e corriamo a firmare per fondare la nuova associazione di cui sarò finalmente Presidentessa; pensavo di chiamarla “Le Amiche dell’aria fritta”. Poi diffondo la notizia e finalmente tutti, specialmente nei Ministeri romani dove ci tengono tanto, mi inviteranno! che gioia! a quel punto posso dirvelo, finalmente chiudo ‘sta palla di blog che ci devo scrivere tutti i giorni gratis. E anche FB, chissenefrega di quei 40mila fans. Smetto di scrivere anche sul Fatto. A scrivere e a innalzare sta dannata consapevolezza si fa fatica. Andare in giro per le scuole poi, con qs tempo! Li mortacci!
Io invece da oggi farò la Presidentessa e sarò sempre invitata comunque, anche se poi di me sapranno in 3 persone in tutta Italia e magari non farò una cippa tutto il giorno..non importa.
Corro dal notaio, lo zio prende freddo.
(dubbio terribile: non sarà che ha ragione Grillo? che tutti questi vanno rottamati con i loro usi e csotumi medioevali?oddio magari sì…)

NB care ragazze a essere rompiscatole si cambia il mondo… ora mi hanno scritto che aggiungono il mio nome. Bene. Vale sempre la pena di protestare. I cambiamenti avvengono così, rompendo le scatole 🙂

Ecco la lettera che mi hanno chiesto di diffondere:

Lettera Aperta ai partiti e movimenti nella prospettiva delle prossime elezioni

E’ molto viva nel paese l’esigenza di un forte rinnovamento della “ politica”, unita purtroppo a una disaffezione al voto e a una critica generalizzata agli esponenti politici.  Non v’è dubbio che le donne hanno un diritto imprescindibile a una rappresentanza che rifletta il loro ruolo nella società attuale, alla quale partecipano a tutti i livelli e in tutti gli aspetti, anche se la politica le tiene troppo spesso fuori dai luoghi decisionali. Inoltre, le donne si sono rivelate meno coinvolte nelle pratiche di scambio e di corruzione sempre più diffuse. Per il duplice lavoro sia nel mondo professionale sia nella cura e educazione dei figli, sono  portatrici di un diverso punto di vista sul mondo del lavoro, sui bisogni delle famiglie, sulla emarginazione dei giovani, più in generale sui problemi che oggi angustiano la comunità sociale, essenziali per salvare la convivenza civile e ridisegnare una società a misura di donne e di uomini, che promuova salute, cultura, relazioni pacifiche, qualità della vita, godimento dei diritti.

 

Più donne nella politica e nelle istituzioni significa dunque  di per sé un loro profondo rinnovamento e un maggiore interesse del cittadino nei confronti della res pubblica.

 

Per queste ragioni le 44 associazioni, gruppi e reti femminili aderenti all’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria, in vista delle imminenti scadenze delle elezioni in tre importanti regioni (Lazio, Lombardia e Molise) e di quella per il rinnovo del Parlamento nazionale, rivolgono un pressante appello ai partiti politici attualmente presenti nel Parlamento uscente e/o nelle Assemblee regionali e locali, nonché alle formazioni, ai movimenti e ai promotori di liste “civiche”, che si preparano a partecipare alle prossime competizioni elettorali, affinché assumano un chiaro impegno onde favorire, in conformità con il dettato degli articoli 3 e 51 della Costituzione, la presenza paritaria delle donne nelle eligende assemblee. In particolare si chiede:

 

a)     di presentare nelle liste un numero di candidature femminili pari al 50% dei candidati;

b)    di presentare un egual numero di donne e di uomini quali capilista;

c)     di  presentare candidature femminili nel cinquanta per cento dei collegi  ritenuti conquistabili;

d)    di invitare i propri elettori ed elettrici, laddove è prevista l’espressione di una preferenza, a utilizzarla con particolare attenzione per le candidate;

e)     di presentare nei “listini” o nelle liste bloccate candidate e candidati in ordine alternato per favorire la elezione di una consistente percentuale di donne;

f)      di far conoscere i criteri di scelta delle candidate e dei candidati alle primarie;

g)     qualora si ricorra, per la scelta delle candidature a elezioni primarie, prevedere la doppia preferenza di genere, come quella regolamentata nella legge 23/11/2012 n.215 (“Riequilibrio della rappresentanza di genere nei Consigli e nelle giunte degli enti locali e dei Consigli regionali”);

oppure presentare in elenchi separati i nomi dei candidati e quelli delle candidate per poi inserire nelle liste, in ordine alternato, i maggiormente votati/e della lista  maschile e di quella femminile.

h)    di assicurare nelle tribune elettorali televisive la presenza paritaria delle candidate e dei candidati.

i)       di rendere pubblico come sia stata realizzata l’utilizzazione della quota dei rimborsi elettorali destinata per legge a promuovere la presenza delle donne in politica;

 

Riconosciamo che il Parlamento uscente è stato in grado di adottare importanti, (anche se parziali), leggi ispirate al principio di promuovere la partecipazione delle donne nei centri di decisione:

–  la legge 23 novembre 2012 n 215 (in G.U n.288 dell’11 dicembre 2012, in vigore dal 26 dicembre 2012) – disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei Consigli e nelle Giunte degli Enti locali e nei Consigli regionali.

– la legge 120/2011 per la parità di accesso agli organi di amministrazione delle società quotate;

– la disposizione, contenuta nella legge 5 luglio 2012 n. 96, che i contributi pubblici spettanti a  ciascun   partito o movimento politico siano diminuiti del 5% qualora il partito o movimento  abbia presentato un   numero di candidati del medesimo genere superiore ai due terzi del totale.

 

Tuttavia lo slancio necessario ad una vera e propria politica paritaria non è avvenuto. E’ spiacevole ricordare ad esempio che in recenti modifiche delle leggi elettorali e degli Statuti regionali da parte di alcune Regioni non si è provveduto a inserire norme per il riequilibrio di genere e neppure si è, alla data odierna, modificata in tal senso la legge elettorale nazionale.

 

Le Associazioni firmatarie dell’appello, sottolineando l’importanza del voto femminile, che può avere un impatto notevole come dimostrato nelle ultime elezioni statunitensi, chiedono pertanto, in assenza della modifica delle legge elettorale , che siano i partiti, le formazioni e i movimenti ad adottare comportamenti e  atti per garantire una vera e propria democrazia paritaria fin dai prossimi importanti appuntamenti elettorali, cui si apprestano a partecipare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le Associazioni

NOI RETE DONNE

AFFI   – ASSOCIAZIONE FEDERATA FEMMINISTA INTERNAZIONALE

SE NON ORA QUANDO

AGI ( Ass. Giuriste Italiane – sez. romana)

AIDOS

ANDE

ASPETTARE STANCA

ASSOCIAZIONE ALMA CAPPIELLO

ASSOCIAZIONE BLOOMSBURY

ASSOCIAZIONE DONNE BANCA D’ITALIA

ASSOLEI

CENTRO ITALIANO FEMMINILE

COORDINAMENTO ITALIANO LOBBY EUROPEA DELLE DONNE

COORDINAMENTO NAZIONALE DONNE ANPI

COMMISSIONE DIRITTI E PARI OPPORTUNITÀ  ASS.NE STAMPA ROMANA

CORRENTE ROSA

CRASFORM Onlus

DONNE CHE SI SONO STESE SUI LIBRI E NON SUI LETTI DEI POTENTI

DONNE E INFORMAZIONE

DONNE IN QUOTA

DONNE IN RETE PER LA RIVOLUZIONE GENTILE

FILOMENA

FONDAZIONE ADKINS CHITI – Donne in musica

FONDAZIONE NILDE IOTTI

GIO (Osservatorio studi di genere, parità e pari opportunità)

GIULIA  (Giornaliste Unite Libere Autonome)

IL PAESE DELLE DONNE

INGENERE

LA META’ DI TUTTO

LE NOSTRE FIGLIE NON SONO IN VENDITA

LIBERE TUTTE – Firenze

LUCY E LE ALTRE

MOUDE (Movimento Lavoratrici dello spettacolo)

MOVIMENTO ITALIANO DONNE PER LA DEMOCRAZIA PARITARIA

NOI DONNE

NOIDONNE 2005

PARIMERITO

PARI O DISPARE

RETE ARMIDA

RETE PER LA PARITA’

SOLIDEA

UDI

USCIAMO DAL SILENZIO

WOMEN IN THE CITY