Monthly archive Novembre 2012

L’Italia: un Paese di Donne Infelici-Ecco la Ricerca

She – L’Italia è un paese per donne? Valore D presenta oggi la ricerca realizzata da Discovery Networks Milano, 21 novembre 2012 –

L’Italia non è ancora un paese per donne. Donne alla ricerca di un nuovo equilibrio tra valori tradizionali della famiglia, bisogni di realizzazione personale, desiderio di lavoro e riconoscimento professionale. E’ quanto emerge dalla ricerca “She – L’Italia è un paese per donne?” realizzata da Discovery Network per Valore D e presentata oggi a Milano. Lo studio analizza e mette a confronto la percezione delle donne in relazione a un ampio numero di parametri (valori, sfera privata, sfera professionale e pubblica), ed è stata condotta su un campione di 4.500 donne comprese tra i 20 e i 49 anni residenti in 9 paesi europei (Gran Bretagna, Svezia, Russia, Polonia, Norvegia, Olanda, Germania, Danimarca e Italia). Una piena realizzazione delle donne italiane ancora lontana Anche se alcuni rilevanti driver della felicità sono presenti in percentuali significative del campione, solo il 22% delle donne italiane nel complesso si dichiara felice (contro il 48% delle danesi, il 42% delle russe, il 40% delle tedesche e norvegesi, il 35% delle polacche, il 33% delle inglesi e il 28% delle svedesi e olandesi). In particolare, più di una donna su due dichiara di non aver ancora raggiunto tutto quello che avrebbe voluto a quell’età (il 54% contro il 38% della media internazionale). Cosa manca? Innanzitutto il riconoscimento del valore “lavoro”. È inequivocabilmente uno dei principali gap verso la felicità delle donne …

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22 novembre, Bari - Presentazione di "Senza chiedere il permesso"

22 novembre, Bari – Presentazione di “Senza chiedere il permesso”

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A Berlino che Tempo c'è?

A Berlino che Tempo c’è?

Sono stata un paio di volte recentemente a Berlino e confermo  che mi è parsa una città interessantissima con alcuni evidenti vantaggi in particolare se si è giovani e altri svantaggi di cui Livia ci racconta. Il numero di italiani/e che si è trasferito è notevole. Da Berlino ci scrive Livia e vi consiglio di leggerla con attenzione sia se volete trasferirivi sia se lottate da qui: sapere cosa accade oltralpe è sempre utile. Buona Lettura!

Da quando la nostra palazzina è stata venduta, io e Mathias siamo diventati membri del Berliner Mieter Gemeinschaft e.V., un comitato che promuove i diritti degli affittuari e li aiuta a mantenere la calma e il sangue freddo in tempi di sfratti programmati e gentrificazione. (Ne avevamo parlato anche qui.) Ogni mese ci viene spedito un giornale – il MieterEcho – nel quale vengono raccolte notizie ineterssanti riguardo la politica locale e nazionale. Ho chiesto alla redazione il permesso di poter tradurre un loro articolo che mi sembrava molto interessante in tempi di crisi finanziaria. Quando torno in Italia, vengo costantemente confrontata con una serie di stereotipi riguardanti la Germania, la sua potenza economica, la crescita di occupazione e il benessere dei suoi cittadini e lavoratori. Mi è capitato addirittura che figuri ignoti mi chiedessero l´amicizia su Face Book per chiedermi consigli su “come trovare lavoro a Berlino”. Ogni volta che mi trovo al bar con un qualche italiano o una qualche italiana in vacanza a Berlino che mi …

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Artemisia Insopportabile Assassina

Artemisia Insopportabile Assassina

Alcuni fatti accaduti negli ultimi giorni mi hanno preoccupato parecchio, ve li propongo sperando di suscitare una discussione proficua.

-Recentemente il Manifesto ha dedicato una recensione al mio libro Senza Chiedere il Permesso . Scrive Francesca Rigotti autrice dell’articolo, che pur ritenendo il mio lavoro nelle scuole molto utile, non è d’accordo e si stupisce quando sostengo la “non responsabilità” delle giovanissime che scelgono di diventare letterine schedine veline amanti del Premier. Certo possiamo alleggerirle dal sentirsi in colpa, continua l’autrice, ma responsabili lo sono perché potrebbero autodeterminarsi a ben altro come tante altre ragazze, la maggioranza, che così fanno. Ci tengo a ribadire la responsabilità della mia generazione e in particolare di chi ha ricoperto incarichi politici, nel non avere utilizzato  la televisione per proporre modelli positivi da seguire. Non lo riscrivo qui perché lo spiego benissimo nel libro: la tv è un potente messo di socializzazione e, pur sapendolo, abbiamo permesso che trasmettesse il peggio che si possa immaginare per 30 anni; contemporaneamente la scuola veniva fatta a pezzi. Ora io ritengo- e quelli di sinistra non lo ritengono più?- che la politica si debba occupare della educazione e formazione dei cittadini. La sinistra non ha fatto la legge sul conflitto di interessi. E ora, dopo avere permesso che i ragazzi/e crescessero guidati dai potenti modelli negativi proposti dalla televisione, come possiamo criticare  il risultato del non essersi fatta carico? Lo dico e lo ripeto: chi si occupa dei più deboli? I figli dei radical chic, i …

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Domenica 18 h 12,15

Presento SENZA CHIEDERE IL PERMESSO a RADIOMONTECARLO…

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21 novembre, Milano - Presentazione di "Senza chiedere il permesso"

21 novembre, Milano – Presentazione di “Senza chiedere il permesso”

Mercoledì 21 novembre ore 19.00

incontriamo

Lorella Zanardo

e il suo nuovo libro

 “Senza chiedere il permesso”

Come cambiamo la tv (e l’Italia)”(Feltrinelli ed)

con Rosaria Guacci e Giovanna Pezzuoli

Con lei saranno presenti le giovanissime ideatrici del Manifesto sulla sessualità: “HIMHEROS” dello IED  di Milano

Proiezione del breve video che Lorella Zanardo ha dedicato ai giovanissimi

(seguirà cena “share”)

“Di fronte a voi c’è lo schermo, che sia della tv o pc non importa, è un mezzo di conoscenza insostituibile. Ma siamo noi a doverlo dominare, non viceversa. Usiamolo al meglio, ma che nessuna prigione limiti la vostra potentissima fantasia, che nessuna gabbia si materializzi dagli schermi per rinchiudere la vostra immaginazione.”

Il corpo delle donne è stato un fenomeno dirompente: il documentario e il libro hanno mostrato a milioni di persone quanto in Italia un certo tipo di tv fosse diventato pervasivo e nocivo, e davvero non più tollerabile. Ma dalla denuncia occorre passare all’azione e Lorella Zanardo con questo libro racconta come si può concretamente lavorare per cambiare i media. E con i media, la società: Ci si può  inventare il futuro, senza chiedere il permesso alle generazioni che hanno costruito il mondo così com’è, si può guardare con occhi nuovi alle immagini “tossiche” che ci vengono propinate, consapevoli delle ragioni nascoste, dei messaggi sottintesi, degli stereotipi perversi che spesso esse veicolano e riappropriarsi della capacità di comprendere, discriminare, criticare.

Lorella Zanardo ci fornisce uno strumento chiaro e accessibile per non subire più il marketing televisivo…

Lorella …

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20 novembre, Milano - Arci Bellezza

20 novembre, Milano – Arci Bellezza

Presentazione del libro di Carla Sanguineti.…

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