Ricevo e pubblico. Con rispetto e interesse. Gaetano, verrei volentieri ad incontrare Lei e la sua compagna prossimamente, se vi fa piacere. Mi interessa la vostra proposta

Stiamo vivendo l’estate più calda della storia.Ma l’attenzione generale non è sul perché sui motivi e sul che cosa fare.Il sistema mediale universale manipola e nasconde il reale.E LORSIGNORI tutti , che decidono sulle nostre vite e sul futuro del mondo, oscillano tra l’ignoranza il disinteresse e l’insipienza criminale.Non sanno che LA CRISI è radicale. E’ in crisi il rapporto plurimillenario tra gli uomini/le donne e la natura.
Quello che prevedevano gli scienziati dell’IPCC si sta puntualmente verificando.Anzi, c’è un’evidente accellerazione in atto. La TERRA si sta riscaldando.Il POLO NORD si sta sciogliendo, la GROENLANDIA ha avuto quest’anno una celerità di fenomeni di scioglimento come mai,i mari intorno a noi sono tutti più caldi, in America gli stati-granai hanno sofferto una siccità mai vista e questo si rifletterà sui mercati delle derrate alimentari con popoli interi che soffrirano ancora di più la fame anche per colpa di chi “specula”anche sul pane,sulle DOLOMITI ci sono 30 gradi, i ghiacciai alpini si ritraggono a ritmi mai visti,la terra brucia non solo per gli incendi, la siccità sconvolge ritmi colture, gli animali soffrono e le piante seccano….mentre già si producono alluvioni straripamenti e morte in varie parti del mondo…
VIVIAMO IN UNA TOTALE FOLLIA.La “catastrofe” è in atto.Ma bisogna viverla per averne percezione.Bisogna frequentare la natura e la terra….
Io e la mia compagna abbiamo fatto il salto. Perotti la chiama “DISCONNESSIONE”. Noi diciamo : uscire dalla società del profitto del petrolio dei fossili del consumismo della mercificazione e dell’alienazione…per ritrovare se stessi il senso e il significato della vita e per vivere nel tempo…Dopo anni di appartenenza al GAS l’Ortica (Empoli), anni in cui abbiamo praticato la filiera corta il recupero dei sapori l’autoproduzione alimentare…, abbiamo cominciato a praticare il “metà studio- metà lavoro”. Io da pensionato e lei da licenziata in ospedale (ora fa “solo” tre giorni di libera professione).Se ne parlava nel lontano 68-69 nel manifesto rivista , sull’onda del maggio francese e della rivoluzione culturale cinese.Noi siamo ritornati alla terra all’agricoltura alla campagna.Per metà della nostra settimana.Per dare una svolta alla nostra vita.Abbiamo pensato che l’impronta ecologica bisogna ridurla a partire da sé, che il recupero dei sapori e delle stagioni dell’odore dei fiori e dei passaggi della bellezza…bisogna viverli per ri-trovarli.In una terra affacciata sul lago di CHIUSI , dove i genitori della mia compagna hanno una casa e un pezzo di terra abbiamo fatto l’orto.Abbiamo fatto fare una grande cisterna per l’acqua piovana, abbiamo fatto una grande compostiera, abbiamo trasformato una vecchia legnaia in una stanza “fresca” per conservare gli alimenti coltivati,abbiamo messo un pannello solare per l’acqua calda…abbiamo piantato il grano del “senatore cappelli”(una varietà particolare dell’inizio dell’altro secolo) ed ora stiamo facendo il pane e la pasta con la farina macinata dal nostro piccolo mulino a pietra,abbiamo piantato di tutto…e ora stiamo mangiando dei pomodori squisiti delle melanzane meravigliose…facciamo la salsa di pomodori e succhi di frutta buonissimi…siamo diventati un po’ contadini…
Ma quest’anno non si farà olio. Perché gli ulivi, che hanno subito prima la neve e subito dopo il caldo infernale…sono stati bruciati…la cisterna dell’acqua che ci sembrava immensa si è svuotata perché sono tre mesi che non piove..e la terra è diventata cemento…spaccata come ci fosse stato un terremoto…innaffiare è diventato un problema perché l’acqua scivola sulla terra arsa dal sole…
Nel medio-evo i monaci salvarono la cultura e la possibilità di un avvenire per gli uomini/donne e la terra facendo gli amanuensi e coltivando orti nei monasteri…
La domanda è : nel nuovo medio-evo tecnologico e finanziario, quando il sistema produce devastazione morte e distruzione , l’avvenire dell’umanità e della vita sulla terra non è che si deciderà in tante piccole oasi che nel deserto del tempo conservano e ricostruiscono vivono e trovano valori comportamenti rapporti dialogo convivialità condivisione amore comunità e bellezza…tra uomini donne natura vita ? E così , nella pratica dell’utopia concreta , ri-costruiscono la speranza ?
N. B. Il nostro progetto è preparare il terreno e le condizioni per vivere la vecchiaia insieme ad altre persone…sperimentando una comunità di aiuto-reciproco..Sappiamo di essere fortunati perché siamo partiti da un terra e un posto già pre-esistenti , ma è facile capire che la pratica dell’utopia concreta può essere declinata in varie forme e modi…e dappertutto…e che può essere anche un modo per dare soluzione alla tanta disperazione prodotta dalla CRISI..che spesso sfocia nella disperazione nella solitudine e nel suicidio…

Gaetano Stella (pensionato!) – Empoli

http://blog.gaetanostella.it/