Effettivamente, se avessero usato la parola pettorali per le protesi maschili, sarebbe stato un tantino meglio. A meno che non si riferiscano proprio alle protesi mammarie impiantate per interventi nell’ambito del più ampio discorso del cambio di sesso e allora lì il discorso cambia e la parola è corretta. Avrebbero dovuto spendere un paio di parole in più per evitare confusione.
Ho postato il commento senza cliccare tutto il link, quindi quello sopra detto vale un pò meno.
Certo che a leggere il testo asettico del ministero, dove tu sei comunque cittadino (in questo caso sei il “paziente”) anche quando si sta parlando di qualcosa che ha palesemente a che fare con il femminile fa proprio cadere le braccia.
Ma per la miseria, ma costa tanta fatica scrivere l’ordinanza in modo che raggruppi entrambi i sessi (visto che queste maledette protesi, non erano solo mammarie ma erano anche pettorali e anche per l’apparato genitale maschile)? E’ proprio così devastante “rassegnarsi” al fatto che nel mondo siamo in due?? Oppure non ci si pensa più perchè ormai è “naturale” che il linguaggio sia solo declinato al maschile?