Un altro mondo è possibile?

qualcosa si muove…
Brava Lorella!

A Firenze non c’ero, ascolterò gli interventi in Rete. Per quanto riguarda Nichi Vendola segnalo quanto scritto da Giacomo Galeazzi su La Stampa http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=2842&ID_sezione=524&sezione=
A parte le ingerenze dirette sempre più frequenti dello Stato della Città del Vaticano nella politica italiana e le aggressioni della CEI in uno stato laico, oltre allo Ior e l’8 per mille citati da Galeazzi, è difficile sperare in una collaborazione su temi come le leggi 194 e 40.

Ho trovato efficacissimo il tuo discorso Lorella. Chiaro e breve ma c’è davvero tutto.
Giovedì scorso guardando il programma di Santoro dove, sotto altri aspetti, si parlava di televisione e delle infinite polemiche riguardanti alcuni aspetti veri o presunti (secondo le parti che sono sempre e solo politiche anche se di mestiere gli invitati si occupano di altro, e questo già la dice lunga) della censura. Ho pensato che nessuno nelle innumerevoli parole riversate avesse sollevato il problema dell’Auditel.
Ho pensato, guardando quel programma e pensando alle riflessioni che il vostro progetto mi ha stimolato, che fosse un punto cardine fondamentale e che tutti lo stessero ignorando per cecità o per convenienza.
Riuscire a non perdere di vista ciò che davvero permetterebbe un cambiamento è una gran dote.
Grazie!

Cara Lorella

Condivido tutto ciò che scrivi e il tuo straordinario impegno per diffonderlo.
Solo un appunto.
Talmente grande è il tema che tu affronti che, affiancarlo a questo o quel movimento politico non può che sminuirlo.
Il problema delle donne immagine non deve essere né di destra né di sinistra. Deve restare un problema di tutti.

Grazie. Mercedes Mariotti

A castellammare di Stabia hanno vietato le minigonne…Il prete ha pure detto che la minigonna incita gli stupri..uno scandalo!!
Certo che lottare in una società a metà talebana e a metà che ti propina corpi nudi in tv e in pubblicità al limite del paradosso è difficile. Perchè stiamo lottando in una società dove purtroppo la donna è vista come un suppelletile responsabile del decoro di un qualcosa, una sorta di cornice o grechina come dici tu, piuttosto che come una persona. Da qui le si può limitare certe libertà addirittura sentendoci etichettate come responsabili di uno stupro.
Mi dispiace ma certe volte vivere in italia è peggio di vivere in arabia.
mary

ero ieri al saschall – traboccante – e c’era davvero la bella energia che descrivi, mi hanno detto che sabato avevi fatto un intervento! mi sembra che il contesto fosse assolutamente adatto, infatti ho ritrovato persone che venerdì erano a sentirti alla Casa del Popolo.

@Sabina Grande idea, provochiamo anche qua! Mi domando solo… che reazioni aspettarsi in Italia. Sarei curiosa di vedere.

Lorella , usa la politica non farti usare dalla politica …(perchè il rischio è sempre forte )

non so se qualche partito meriti fiducia(forse nessuno) , sicuramente una tua parteciapazione attraverso qualche partito porterebbe un influenza positiva
perchè la politica avrebbe bisogno di persone come te in italia (e ti assicuro che non condivido molto la tua impostanzane ideologica/valoriale…)

ps: so che la lega ha un movimento femminile prova a contattare loro direttamente attraverso radiopadania o il movimento giovanile…certo pagliacciate tipo miss padania sono un po’ la nemesi del tuo messaggio…ma evidententemente quello è lo standard della cultura *popolare del nord* (per quanto ricordo che a bolzano una assessore ds aveva organizzato una ‘sfilata’ di modelle/ballerine brasiliane per arrapare il
‘suo’ pubblico…) ti segnalo comunque che il popolo leghista in genere è antiberlusconiano …

Questo è un commento al tuo post sull’ FQ “La questione maschile”:
http://dallapartedelledonne.wordpress.com/2010/10/20/uomini-che-non-guardano-negli-occhi-le-donne/

http://www.youtube.com/watch?v=wZl4B6eEHFk

Chi ha incastrato Peter Pan, Waka Waka / scherzo a una piccola bambina.

Divertente, ma c’e qualcosa, non so cosa che mi da fastidio di questa esibizione.

mi sarebbe piaciuto così tanto esserci, ma sono in Austria dal 23! sono contenta, però. il movimento è lento, ma c’è!