giuliano_pisapia_homeCon grande tempismo, Giuliano Pisapia ci ha inviato un contributo su come valorizzerebbe il ruolo delle donne se fosse eletto sindaco. Volentieri lo pubblichiamo e lo ringraziamo sia per essere consapevole di quanto avviene in rete, sia perchè dimostra di essere in ascolto. Ora attendiamo i contributi degli altri candidati. Aspettiamo i vostri costruttivi commenti e le domande che vorreste fare al candidato sindaco.

Cerchiamo urgentemente  volontari di Milano che:

-riassumano sul blog il programma del candidato

-compongano un breve questionario, da condividere sul sito, che sottoporranno al futuro sindaco, presentandosi come gruppo d’opinione Il Corpo delle Donne.

-riportino sul sito i risultati dei loro incontri. Grazie è importante.

MILANO PUO’ CAMBIARE: PROPOSTE PER UNA CITTA’ DIVERSA. INSIEME  di Giuliano Pisapia

Ho visto sul vostro sito l’iniziativa che state per prendere, e per questo voglio ringraziarvi in anticipo. Voglio, però, soprattutto, essere io a fare a voi una richiesta. Da luglio, quando ho cominciato l’avventura per diventare lo sfidante di Letizia Moratti, sto girando Milano in lungo e in largo per capire – con gli incontri nei quartieri, nelle associazioni, con le categorie professionali – che cosa i cittadini si aspettano dal prossimo sindaco. Dunque, come spero sarà, capire cosa i miei concittadini si aspettano da me.

Una delle risposte che mi interessa di più – anche perché riguarda più della metà del cielo di Milano – è quella delle donne. Innanzitutto, invito una donna a candidarsi alle primarie per la scelta del prossimo sindaco di Milano. Per quanto riguarda la mia candidatura, vi dico solo tre idee che ho già certe: vorrei che il ruolo di direttore generale e assessorati strategici, magari cominciando da quello al bilancio, fossero nelle mani di una donna e vorrei rompere la consuetudine per cui alle donne vengono riservati settori considerati tradizionalmente femminili, come l’assistenza; vorrei che dai muri di Milano sparissero da ogni spazio pubblico le immagini che Lorella Zanardo raccoglie nel suo docufilm e che sollevano vergogna in tutti noi; vorrei che la nostra diventasse una città più laica, aprendo ad esempio al registro delle coppie di fatto, dove a ognuno sia possibile vivere secondo il modello che ha scelto, con l’unico limite del rispetto per gli altri.   Bisogna fare, però, molto di più. Quello che serve è lavorare sulla cultura, quindi corsi nelle scuole; sui tempi della città, affinché si armonizzino con la vita; sulla stessa concezione del lavoro, perché deve essere premiato il merito, non la quantità di tempo che si passa in ufficio. E affrontare le questioni di genere, in maniera non retorica e rituale, perché Letizia Moratti ci ha dato la prova che non basta essere una donna per lavorare nell’interesse delle donne. E io sono convinto che la città ideale delle donne sia in realtà la città ideale per tutti. Vi chiedo di aiutarmi con idee, proposte, contributi, a realizzare quella rivoluzione che davvero cambierebbe la qualità della vita di tutti noi. Insieme.


Giuliano Pisapia, candidato sindaco alle Comunali 2011