È un lavoro enorme quello che stai facendo che, ovviamente, non trova lo spazio sufficiente in quest’Italia martoriata dal malcostume e dal malaffare. Domani sera non me lo perdo neanche per sogno, anche se l’ho già visto e rivisto. Attualmente sto leggendo il tuo libro.
Ho letto il libro, l’ho segnalato in bacheca dove lavoro, perché anche questi piccoli gesti aiutano a creare consapevolezza, a costo di essere apostrofata come “la solita femminista”.
Lavoro in un contesto di donne lavoratrici che curano altre donne, anziane con le rughe, capelli bianchi e… malate… Donne, che la nostra società, o meglio chi gestisce potere e politica, sta cercando di relegare in luoghi sempre più privati ed in “case” sempre più “chiuse”.
E’ l’ennesima violenza che si esercita sul corpo delle donne, donne che hanno curato per tutta la vita, e nel momento del bisogno devono pagare a caro prezzo chi si occupa dei loro corpi che non sono più in grado di accudire!
Agata
Cara Lorella, che dire? Hai lanciato un sasso nella palude e hai scatenato un maremoto! Bene! Ci hai messo la faccia e continui a metterla con gli incontri che fai…non è da tutti. Non ho visto il doc su rai 3 perchè in vacanza ma l’ho visto in occasione di un incontro fatto ormai un anno fa, e sono contenta che sia passato finalmente su una rete nazionale. E’ vero,rai 3 è,forse, l’unica rete decente della tv, il direttore del tg3 è una donna, l’orario è un po’ infelice ma è comunque un passo, è la prima volta che una rete nazionale fa autocritica su questi temi. Ti/vi confesso che le trasmissioni che tu nomini e sulle quali hai-avete così tanto e bene riflettuto, io le guardo da sempre! Un momento, non sono così “becera”, ma ho sempre guardato le prime due-tre puntate di trasmissioni cosiddette di intrattenimento, da “ciao darwin”(iperinteressante per il discorso che si sta facendo sul corpo delle donne), al “grande fratello”, a mammuccari, a “uomini e donne” ecc…ecc…Lo facevo e lo faccio per essere consapevole di quello che vedono i ragazzi, i miei alunni un po’ più grandi,di quarta e quinta…elementare (!), per esempio, e ne ho sempre ricavato un senso di desolazione profonda. L’unica cosa che poi attuavo e attuo, come reazione, è di parlarne più male possibile con amici e colleghi, è di fare qualche telefonata inviperita ai numeri verdi delle varie tv, ma le mie azioni si fermano qui perchè non mi sento abbastanza forte. Il tuo, il vostro lavoro ha dato una voce anche a me, mi rappresenta. Grazie ancora e buon lavoro.