Pubblichiamo e aderiamo all’appello lanciato dalle amiche blogger di Un altro genere di comunicazione.

Leggete e se potete, linkate e sottoscrivete.

Messaggio chiaro, fermo, educato seppur inflessibile. Un elemento di meravigliosa innovazione: la poesia della nostra Giorgia Vezzoli come chiamata alla presa di coscienza, come impulso che arriva al cuore e non solo alla testa.

Questo è l’approccio giusto, questa è la strada.

Gli stereotipi de “La pupa e il secchione”  non mi piacciono e lo voglio dire agli autori.

Una mobilitazione in Rete per dire NO al programma tv e al degrado televisivo imperante: mail bombing alla redazione fino al 25 maggio 2010.

banner_stereotipi

Io non ci sto

alla dittatura televisiva dell’avvenenza,

che mi fa esistere solo se bella o appetibile,

barattando il mio pensiero in nome di una magra

visibilità.

Io non ci sto

ad essere solo corpo.

Da guardare,

da toccare,

da giudicare,

da mercificare.

Io non ci sto

poiché conosco

cosa genera l’offerta della mia carne

sugli sguardi inconsapevoli.

Io non ci sto

e pretendo rispetto

e che si dia spazio a tutte le mie

diversità.

La mia rivoluzione comincia con il rifiuto

dell’immaginario imposto

per mutare nel respiro di una nuova dignità.

(G.V.)


Parte dal blog Un altro genere di comunicazione, sbarca su Facebook e trova il sostegno di blogger e associazioni impegnate a contrastare gli stereotipi di genere.

Ecco la mail bombing: chiunque si sente sconcertato, colpito o offeso dal modo in cui la dignità femminile e maschile paiono svilite dai modelli proposti dal programma “La pupa e il Secchione” può inviare la stessa mail alla redazione di Italia 1.

L’iniziativa è stata prorogata fino al 25 maggio 2010 per dare a tutti la possibilità di partecipare e perché è importante far sentire la nostra voce.

Oggi, grazie alla forza della Rete e del passaparola, possiamo essere ascoltati.

Lo dimostra l’intervento della capo progetto del programma sul blog “Un altro genere di comunicazione”, seppure a nostro avviso non soddisfacente, lo dimostra l’invito – declinato – a partecipare a “Domenica 5”.

I modelli proposti dal programma “La pupa e il secchione” paiono:

  • incitare uomini e donne a umiliarsi reciprocamente: l’aspetto fisico e l’intelligenza sembrano essere due opposti che non possono incontrarsi e in guerra per prevalere;
  • proporre modelli di relazione basati sulla prevaricazione e superficialità
  • autodefinirsi reality, ovvero basati sulla realtà: la realtà è ben diversa e quella della televisione si sostituisce, così, nell’immaginario dello spettatore, a quella – diversissima – delle persone.

Io non ci sto.

Proponiamo PACIFICAMENTE e con gli strumenti del dialogo e dell’approfondimento modelli alternativi di maschile e femminile.

Se anche tu, come noi, non ci stai invia la tua mail a Italia 1 (qui trovi il testo da copiare e firmare e l’indirizzo a cui inviarla) e con un commento sottoscrivi questo comunicato.

Siamo SPETTATORI anche quando la televisione resta SPENTA. Non restiamo in silenzio, cambiamo i palinsesti.

Perché se la televisione è lo specchio dell’Italia, vorremmo poter usare di nuovo il telecomando.

Se sei un’associazione o un blog e vuoi essere tra sostenitori di questa iniziativa, comparendo fra i firmatari, scrivi a info.iononcisto@gmail.com.

Se sei un cittadino, firmati con un commento al post http://www.donnepensanti.net/2010/05/io-non-ci-sto/

Preleva qui sotto il codice per incollare il banner sul tuo sito e diffondere l’iniziativa:

CONTATTI:
info.iononcisto@gmail.com

PROMOTRICI:
Maria Grazia VerderameUn altro genere di comunicazione

Francesca SanzoDonne Pensanti

Giorgia VezzoliVita da streghe

Lorenza Garbolino Una nuova Era

FIRMATARIE/I:
Lorella ZanardoIl corpo delle donne

Grazie ragazze! Noi vi sosteniamo con affetto.