Monthly archive Aprile 2010

Il Corpo delle Donne – IL LIBRO da oggi in libreria

Ho scritto questo libro per raccontare cosa è successo in questo anno in giro per l’Italia con il documentario.

Ho scritto questo libro per dire che spegnere la tv, oggi, è un atto elitario. Che ci fa dimenticare i molti, la maggioranza, che la tv la guardano. Tanto.

E che il vero atto rivoluzionario è guardare la tv insieme a chi la guarda sempre e comunque.

Ho usato anche le vostre parole, quelle dei commenti ai post che hanno fatto crescere questo progetto.

Ho scritto questo libro sui treni, nelle pensioni, mentre portavo in giro il documentario, mentre portavo Nuovi Occhi per la TV nelle scuole.

Ho cercato di usare le parole delle donne perché credo sia venuto il momento di farle uscire, di avere il coraggio di portarle fuori.

Ne è uscito un libro militante, scritto tenendo a mente e nel cuore le ragazze e i ragazzi che vengono a sentirci nelle scuole.

Cambiare il mondo si può, non ho mai avuto dubbi.

Spero che lo leggiate, ci servirà anche per finanziare la diffusione del progetto che, ad oggi, non gode di finanziamenti.

Così inizia il mio libro:

IL TEOREMA DELLA 94

Da anni a luglio ripeto un esperimento il cui esito finale

spero mi sorprenda ma che finora mi ha dato sempre

uguale risultato.

La 94 è la linea di autobus che collega le varie fermate

della circonvallazione interna di Milano, quella denominata

anche “la cerchia dei Navigli”; si tratta di una linea molto

frequentata, che i

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Basta spegnere la TV!

“Basta spegnere la tv”!, commenta sicura la femminista radical chic seduta in terza fila. Abiti sobri, capelli grigi diononvoglia la tinta!, peccato non sia estate perché le birkenstock sono una certezza. E le donne che non appaiono come lei, sono certo nemiche.

“Basta spegnere la tv”, ribadisce a gran voce, sicuro di se, il direttore di una sede regionale, regione di “sinistra”, della Rai.

“Ma perché non spegnete la tv?”, insinua saccente la studentessa universitaria. Avrà 20 anni ma la sicurezza che le proviene da una famiglia colta, lo si annusa già a distanza.

Io, se fossi uno dei pochi operai rimasti, voterei Lega.

Anzi no. Dato che io non ho 20 anni, e sono una ancora capace di incazzarsi, io questi li contesterei duramente.

A muso duro mi alzerei e, con la voce che si fa sentire griderei: “ehi tu, bella di sinistra. E tu della sede regionale di una tv di stato. Dico anche a te ragazzetta che straparli. Spegni la tv e vai a teatro? Spegni la tv e parli con i tuoi amichetti di Baudrillard? Spegni la tv nel tuo casale nel Chianti e guardi la luna? A me mia mamma mi ha messo davanti alla tv a 3 anni. Io se non guardo il Grande Fratello che cavolo devo fare? Che a leggere con piacere si impara da bambini, e pure a teatro non ti viene voglia di andare, alla mia età e se non ti hanno insegnato a farlo”.

Vedete, durante i dibattiti da …

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LA BBC SU “IL CORPO DELLE DONNE”

Ecco l’articolo che BBC NEWS ha scritto su di noi giovedi 15 aprile.

Grazie a Kates Forbes che ci segue da un anno con passione.

Film scorns Italian TV sex symbols By Kate Forbes BBC News

Some 50 Italian teenagers sit in their school hall, watching a documentary called Il corpo delle donne – The Body of Women.

They whisper and shift in their seats, but they have seen it all before.

The documentary shows a series of young women dressed in heels and not much else. Their main occupation seems to be dancing, stripping, being called stupid by male hosts, giggling and pretending not to know the answers to questions.

The TV girls are the Veline – the showgirls that are a staple of family entertainment on Italian television.

The documentary has had more than a million responses on its website alone, and more on the video-sharing website YouTube.

It has been translated into English, Spanish, Greek, French and Portuguese.  And it was made not by a journalist but by an everyday woman – businesswoman Lorella Zanardo.

“It got to the point where every time I switched on the television I despaired,” she says.

“There is only one type of woman on Italian TV, and that is with a beautiful body – no brain. It is a terrible message for girls growing up, to see that the way to success is with their body, never their brain.”

Fast track for ‘babes’

She has shown it in schools and often

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Il punto della situazione

A settembre scrivevamo così…

Facciamo il punto a un po’ meno di un anno dall’entrata in rete del video:

IL VIDEO è stato visto da centinaia di migliaia di persone, è disponibile in piu lingue ed è stato recensito ovunque nel mondo

Il BLOG continua ad avere un buon passaggio: per noi è lo strumento ideale per continuare ad innalzare il livello di consapevolezza sui temi della rappresentazione delle donne nei media

I FORUM sono stati attivi 6 mesi. Questo è uno strumento su cui abbiamo dei dubbi. Le discussioni sono talvolta interessanti ma spesso si arenano per l’intervento di qualche disfattista. Spesso mi pare che circoli molta energia sottoutilizzata

NUOVI OCCHI questo è un progetto bellissimo. Abbiamo iniziato a formare gli insegnanti con esiti interessantissimi. Abbiamo lavorato con la consulta degli studenti di Ravenna, Faenza e Lugo. Con i prof di Napoli Pozzuoli, Melegnano, ecc. Stiamo cercando fondi. Presto vorrei che chi tra voi lo desidera, si coinvolga con noi concretamente e fisicamente (REGGEREMMO L’INCONTRO) per la diffusione di NUOVI OCCHI che rappresenta realmente il cambiamento.

LIBRO: Ho scritto un libro che esce mercoledi 21 per Feltrinelli. Cerco di raccontare cosa è accaduto in questo anno. Mi è parso un modo onesto di cercare di finanziarci, anche se con i saggi e con le storie non ci si arricchisce, però…

Mercoledi ve ne parlerò piu diffusamente.

OCCHIO ALLO SPOT Su questo stiamo iniziando a lavorare con l’associazione Pari o Dispare di cui vi darò …

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Donne e Tv. Workshop a Roma: modificare subito il Contratto di servizio Rai e, soprattutto, farlo rispettare

Giorgio Napolitano: ‘Rifiutare un’immagine della donna che risponda a funzioni ornamentali o che venga offerta come bene di consumo, attraverso una forma di rappresentazione che offende profondamente la dignità delle donne italiane’.

Si è tenuto a Roma il 15 aprile 2010, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, l’incontro ‘Donne in TV e nei Media: un nuovo corso per l’immagine femminile’, workshop promosso da Gabriella Cims, coordinatrice dell’Osservatorio Direttiva UE Servizi di Media Audiovisivi, e Key4biz, con lo scopo di dare seguito, visibilità ed esecuzione all’Appello ‘Donne e Tv’ lanciato a novembre 2009. Un percorso intenso che ha raccolto nei mesi l’adesione convinta di centinaia di donne impegnate in diversi settori della vita sociale, politica ed economica del paese, che ha raggiunto a febbraio il suo primo e rilevante riconoscimento istituzionale, grazie alla lettera pervenuta al Presidente del Comitato Pari Opportunità del Ministero dello Sviluppo Economico, Mirella Ferlazzo, a firma del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Una prima risposta che ha certamente rafforzato la crescente attenzione attorno alla proposta di emendamenti presentata da Gabriella Cims e finalizzata a modificare nel dettaglio il Contratto di servizio pubblico della Rai, con la richiesta espressa di adottare un codice regolamentare simile a quello adottato da altri Paesi europei in materia, nel pieno rispetto della dignità umana, culturale, di genere e professionale delle donne.

Un Contratto di servizio pubblico che è scaduto nel dicembre del 2009 e che in vista del suo rinnovo può e …

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LA TERRA SI RIBELLA?

Sono a Sassari. Ieri ero a Roma.

Gran dibattito, oggi Nuovi Occhi al Liceo Azuni: ragazzini e ragazzine fantastiche/i, ho grandi aspettative da queste generazioni.

Il mio aereo per Milano, che mi riporterebbe a casa dopo una settimana faticosissima e importante, è stato annullato.

Tutti gli aeroporti chiusi.

Ieri a Fiumicino, circondata da migliaia di persone di fretta, l’altoparlante annunciava: “A causa della nube proveniente dall’Islanda tutti i voli provenienti da Norvegia, Danimarca, Svezia… sono stati annullati”. Nessuno ci badava.

Prigioniera in quest’isola meravigliosa, seduta ad un tavolo con le donne assessore e insegnanti che mi hanno invitato, vedo gli effetti del fermo obbligato: parliamo e ci conosciamo.

L’aeroporto sarà chiuso, non si sa fino a quando. La nube scende verso sud: ora anche Ancona e Firenze sono chiusi.

Parigi è certo che fino a domani sarà bloccato.

Amici fermi in giro per il mondo, mi chiamano.

Il tempo pare sospeso.

Noi, sempre di corsa, bloccati da un vulcano in Islanda.

La natura che prende il sopravvento.

“Vede dottoressa che noi viviamo sempre così”, mi dice la mia ospite, “se c’è mare grosso, vento, da qui non ci muoviamo. Facciamo cio’ che la natura ci permette di fare”.

Anch’io oggi faccio ciò che la natura impone.

Caspita.

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Homo videns

Le immagini costituiscono un linguaggio ben preciso, autonomo, potente. Un linguaggio, oggi dominante, che si declina in diverse lingue: fotografia, cinema, televisione, computer grafica, solo per citare le più diffuse aree di comunicazione di questo idioma. Ma le immagini hanno notevolmente aumentato la loro componente mistificatoria, da quando la loro produzione e riproduzione elettronica si è potenziata a dismisura. Data la loro enorme diffusione e lo spazio che hanno sottratto ad altre forme di comunicazione, diventa decisivo per la nostra società comprendere la natura del rapporto da intrattenere con le immagini di derivazione elettronica.

In questo libro del 1997, Giovanni Sartori, politologo attento ai mess media, affronta l’importantissima questione dell’immagine televisiva come veicolo di diffusione del sapere, mezzo di affermazione della moderna democrazia, strumento educativo delle nuove generazioni. Questi tre fondamentali compiti della comunicazione televisiva sono ad oggi fallimentari (e l’oggi è, ancor di più, anche quello del 2010), per come la TV si è definita: senza una approccio diverso, che non si basi solamente sulla ricerca dell’ascolto e che possa “spiegare” davvero ciò viene mostrato, la TV rischia di distruggere la capacità di pensiero attivo di chi la guarda molto e senza alternative, e di annullare le conquiste democratiche degli ultimi decenni.

Particolarmente interessante la riflessione di Sartori su come la TV generalista sarebbe migliore, e più democratica, se non fosse gratuita. Pagandola ne avremmo tutti noi il controllo, in quanto saremmo i veri clienti: nell’attuale sistema i clienti (e padroni) sono gli inserzionisti ubblicitari, che non sempre …

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