Monthly archive Febbraio 2010

Il Sogno

Oggi ho messo le catene.

Un fatto apparentemente banale.

Nevicava, sono scesa dall’auto,

ho lasciato che i bambini continuassero a litigare

e con calma ho disteso sotto la ruota la prima catena.

E’ stato allora che ho sentito come un fastidio tra le cosce.

Non un dolore, un semplice fastidio.

Più tardi a casa,

mentre spalavo la neve che i bambini ributtavano prontamente

dove l’avevo tolta,

ho risentito quel fastidio

quasi un intrusione  là, vicino al pube.

Poi ho cucinato, dato da mangiare ai bambini,

riassettato, insegnato a mio figlio la tabellina del 9,

messo il pigiama ai mia figlia.

Ho poi preparato il lavoro da consegnare al cliente  per il giorno dopo,

dato un’occhiata ai conti della banca

riordinato le bollette,

stirato due camicie.

E’ stato solo verso mezzanotte, mentre cercavo di riparare il videoregistratore,

che ho risentito quel fastidio a cui non avevo più avuto tempo di badare.

Mi sono abbassata piano gli slip,

temendo o sperando di scoprire ciò che già presentivo.

Sopra il pube si ergeva una piccola protuberanza

Un’escrescenza che se ne stava ritta ed impettita.

Un pene!

Un piccolo pene eretto!

Non mi stupii più di tanto.

Era quella l’età dell’acquario?

Il nuovo femminile?

Accarezzai il nuovo venuto come si fa con un figlio

E ripresi ad aggiustare il video.

Fuori nevicava.

Domani avrei rimesso le catene.…

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4 febbraio – Bologna, Libertà e Giustizia proietta “Il Corpo delle Donne” al Centro delle Donne

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3 febbraio – Bologna, incontro “Il corpo delle donne, vera liberazione cercasi”, al Centro Universitario Cattolico san Sigismondo

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MASLOW E IL BURQA

Questa è la scala di Maslow

Rappresenta i nostri bisogni. Primari: mangiare bere respirare ecc; Secondari: come l’autorealizzazione e via via fino ai bisogni spirituali. Non significa che questi ultimi siano meno importanti: semplicemente se non ho da mangiare o non posso respirare, difficilmente mi tormenterò chiedendomi se sia meglio studiare filosofia o matematica: prima dovrò trovare ossigeno, altrimenti morirò.

L’altro giorno è uscito un articolo di svariate pagine su Repubblica che trovate qui.

Raramente ho visto dedicare tanto spazio ad un tema che riguarda noi donne da parte dei quotidiani.

Credo che sia indispensabile ripassare la scala di Maslow.

E poi riguardare con attenzione queste immagini:

che, ricordiamo, vanno in onda in trasmissioni preserali con molti bambini tra il pubblico.

Viaggio molto, moltissimo. Mi sarà capitato in Italia di vedere 5 donne con il burqa in un anno in giro per l’Italia.

Invece mi è capitato di vedere centinaia di immagini offensive, vergognose, insultanti per le donne sulle reti pubbliche e private italiane.

Occuparsi oggi in Italia del problema del burqa equivale a volere arrivare ad uno dei gradini piu alti della scala di Maslow, quando non si ha  nemmeno l’acqua da bere.

Siamo in uno stato di degrado culturale terribile, intere generazioni sono state lasciate sole davanti alla tv, centinaia di migliaia di ragazzi crescono in Italia con questa  tv come balia: è veramente  urgente un’indagine su come gli italiani si rapportano a pochissime donne con il burqa? O è piu urgente occuparsi di creare una Authority …

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