Monthly archive Gennaio 2010

15/1 Radio Capital: intervista a Lorella Zanardo

Potete ascoltarla QUI

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Nuovi Occhi per la TV il 13 gennaio a Roma

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BBC con Il Corpo delle Donne il 13 gennaio

Oggi c’è una buona notizia.

Da mesi lavoriamo senza sosta su NUOVI OCCHI PER LA TV. Chi ci segue conosce il progetto formativo che è partito dalla richiesta che molti insegnanti ci hanno inviato: fornire strumenti ai ragazzi per decodificare l’immagine tv, per diventare soggetti attivi capaci di interpretare le immagini.

Abbiamo cominciato e i test nelle scuole ci dicono che il progetto funziona. Ci impegnamo a formare gruppi di insegnati che a loro volta formano gli studenti.

Cerchiamo uno Sponsor pubblico. Idealmente il Ministero dell’Istruzione o delle Pari Opportunità. Anche  Regioni o Comuni.

E’ importante che un’Istituzione diventi partner del progetto e lo diffonda su tutto il territorio.

Noi come privati siamo partiti, saremo a Melegnano, Napoli e Pozzuoli a breve. Ma così il processo è lento e noi non possiamo seguirlo ovunque.

Il progetto ha interessato la BBC: il primo canale della tv inglese verrà oggi mercoledi 13 gennaio a riprenderci mentre siamo in una classe di Roma. La trasmissione verrà poi mandata in onda nel Tg con il maggior ascolto della tv inglese, cioè qualche milione di persone. A giorni pubblicheremo il link alla trasmissione.

Grazie della forza che ci inviate, la sentiamo!…

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Radio Cage su Donne e Media

Alessio Traversi si esprime sempre con cognizione di causa sul tema che in Italia è appannaggio solo delle donne e pochi uomini. Qui

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La valle dei morti

Ehi, laggiu’ c’è qualcuno che ci sente? Nessuno? Non ci sente nessuno?

Mi aggiro da qualche tempo nella Valle dei Morti. Per i primi mesi ho utilizzato il coraggio ed ho affrontato lande deserte col batticuore ma certa che la’ in fondo ci fosse il Luogo che cercavo. Ero certa che la solitudine che mi circondava fosse un fatto temporaneo: infatti uomini e molte donne si sono messi in cammino con me.

La Valle dei Morti non è un bel posto. Catapecchie ovunque che tentiamo di recuperare o ricostruire ma da soli è difficile. Ogni tanto ci avvicinano strani esseri. All’inizio li confondevo, pensavo fossero umani come me e che volessero ricostruire le catapecchie con me. Apparentemente erano umani. Poi però, mi chinavo a prendere una tegola o un mattone per ricostruire la catapecchia, e quello che io credevo essere un umano mi chiedeva in cambio qualcosa. Cosa se ne farà se siamo nella Valle dei Morti, pensavo. Altre volte quello che io credevo un umano, invece di ricostruire, si sedeva e mi chiamava; iniziava allora lunghi discorsi. Mi spiegava con supponenza che era inutile ricostruire: ci fossimo riposati sarebbe giunto qualche viandante facoltoso a cui potevamo rivendere le catapecchie facendogli credere che fossero palazzi “funziona, funziona” mi diceva. Una volta il simil umano ha persino nascosto gli ultimi mattoni dietro una rupe, pensando noi dormissimo: voleva rivenderceli il giorno dopo. Cosa se ne farà del denaro mi chiedevo, visto che siamo nella Valle dei Morti. Mi parevano tipi originali …

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5/1 La Stampa: tutti vestiti e una a metà? Perché? Esilarante…

La Stampa 5 gennaoio 2010

Tutti eleganti e vestiti, e una a metà. Perché?

Il 26 dicembre su Rai1 è stato trasmesso il programma: “Mettiamoci all’opera” dedicato alla lirica. A giudicare i giovani cantanti c’erano Katia Ricciarelli, Orietta Berti, Fabio Armillato, ed Enrico Stinchelli. Tutti elegantemente vestiti, compreso il conduttore Frabrizio Frizzi, tranne la ragazza alla quale era stato affidato l’incarico di portare la busta con le votazioni dei telespettatori. Anzi no, anche lei era elegantemente vestita, però per metà, poiché era mezza nuda. Per tutta la sera mi sono scervellata per capire come mai solo lei mostrava gambe e natiche e non anche gli altri. Ed infine ho pensato: tutti gli altri avranno un brutto fisico, che non è opportuno mostrare in una trasmissione del genere. Sicuramente anche Fabrizio Frizzi avrà gambe e natiche bruttissime, e avrà preferito tenerle nascoste. Può esserci altra spiegazione?

Veronica Tussi…

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Metterci la faccia (4)

Ogni tanto questo blog è a disposizione di chi ci legge e che, nelle cose che fa, ci mette la faccia.

Oggi ospitiamo Maria Giovanna Stabile e il racconto di 35 anni della sua vita in 6000 battute.

Quella di Maria Giovanna è anche una bella storia di Femminismo, quello vero e accogliente, di cui è importante venire a sapere per comprendere.

C’è bisogno di facce, facce vere, facce che raccontano di una vita che non si ferma all’apparenza.

Volti alternativi ai “non volti” televisivi e pubblicitari.

Che raccontano di noi a chi ci incontra.

Mettiamoci la faccia.

Scarpe bianche e nere con tacco a spillo: immersa nei miei pensieri, seguo il passo ondeggiante di una ragazza che mi precede. Milano, via Brisa: è l’intervallo del pranzo, la strada è piena di giovani che cercano un posto dove mangiare. Io ho appuntamento con Anna, mia figlia, che da qualche tempo non abita più con me. La trattoria nella casa di via Morigi 8, la casa occupata dai giovani dei movimenti negli anni 70 che sta per essere ristrutturata da una banca: poco lontano, il portone chiuso del Cicipciciap, il locale storico delle femministe milanesi.

Non sono mai entrata al Cicipciciap. Ho conosciuto le femministe nel ’77: appena laureata in medicina tenevo con una collega corsi sulla salute della donna nei locali del Consultorio di Via Albenga, tra l’Ospedale San Carlo e lo stadio San Siro. E’ là che ho incontrato il Gruppo delle donne di via Albenga.

Arrivata a Milano …

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