Amy Winehouse

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Dopo qualche settimana di riposo, di sole mare e vento sono ancor più convinta dell’importanza fondamentale di liberare l’energia dei nostri corpi.

Corpi liberati in grado di far scaturire cambiamenti, non i poveri corpi burattini televisivi.

Corpi dimenticati dalla politica e dagli intellettuali e quindi lasciati totalmente in balia di tristi personaggi dello spettacolo a cui abbiamo concesso il monopolio della rappresentazione del corpo, che è diventata quel povero avanspettacolo che conosciamo.

Riprendiamoci i corpi e l’energia che ne deriva. Con il corpo compiamo le azioni tra le più belle della nostra vita: balliamo (voi ballate?), facciamo l’amore, ci abbracciamo, corriamo, facciamo sport, ci accarezziamo, ci tocchiamo l’un l’altro. E noi donne è con il corpo che facciamo figli.

Corpo rivoluzionario: almeno una volta nella vita l’abbiamo provato? Quella sensazione di potenza, di pienezza che sale e che ci riempie e che vuole poi trovare uno sbocco fisico, che sia un gesto, uno scatto in avanti, un grido. O, quando siamo avanti nel percorso di vita, corpo che diventa un tramite verso una dimensione alta.

Ritorniamo alla nostra vita di tutti i giorni portando con noi i nostri corpi e la possibilità di ribellione in essi compressa.

A capo

A capoA capo

“Fango” titolava ieri l’Unità e la scritta campeggiava sull’immagine dell’Italia immersa in una fanghiglia viscida, a simboleggiare quanto stiamo vivendo negli ultimi mesi e che verosimilmente continuerà nei prossimi.

Nel fango si può lentamente scomparire, se il nostro corpo non è allenato a resistere, a reagire.

Non facciamoci sommergere dal lerciume politico, non facciamoci rubare progetti e sogni.

Voi che ci leggete e avete 20 anni o forse meno: la vita è piena di opportunità e di bellezza, distogliete gli occhi dal fango che vi circonda, fate un balzo in avanti, distaccate le iene che vi vogliono bloccare.

Voi che ci leggete e siete educatori,

Voi che ci leggete e siete genitori,

parlate con i vostri figli, con i vostri allievi, e dite loro con convinzione, che il cambiamento a volte è lì dietro l’angolo e le occasioni per gioire esistono, bisogna volerle ma ancor più costruirle… e avere forza, tempra e coraggio per resistere al lerciume, ma ce la si può fare.

Il corpo come arma di sopravvivenza. Teniamolo vivo.

Buon rientro a tutte e a tutti.